In un'intervista rilasciata a "La Gazzetta Dello Sport", l'ex centrocampista di Cagliari ed Hellas Verona, Pierluigi Cera, ha analizzato la situazione delle due squadre, che domani si scontreranno alla Sardegna Arena in un vero e proprio scontro salvezza.
Ecco le sue parole:
"In quel Cagliari eravamo davvero una grande squadra. Lo scudetto del 1970 è stato sicuramente il coronamento di stagioni formidabili. La Sardegna per me è stata la mia isola felice. Verona è la mia casa, anche se sono stato trapiantato a Cesena. Sono preoccupato per entrambe: la classifica è difficile per tutte e due.
All'inizio, si sapeva che il Verona avrebbe sofferto. Il Cagliari sta invece soffrendo troppo. Chissà se Lopez riuscirà a sollevarlo, visto che conosce bene l'ambiente. Il Cagliari domenica parte favorito sull'Hellas. Il cambio di allenatore non ha cambiato molto, ma giocare in casa ha tutto un altro sapore.
Individualmente, il Verona paga un gap importante. Si è visto nella gara contro l'Inter: c'è stata una buona prestazione ma i punti non sono arrivati. Il Verona deve necessariamente cambiare passo, perchè gli errori si pagano. Nonostante il Cagliari non stia bene, ha diversi giocatori per risolvere le partite, Pavoletti in primis.
La gara col Benevento? I difensori se lo sono dimenticati un attimo e lui al 94° ha risolto la gara. Pazzini? Se giocherà , sarà un gran duello con Pavoletti. Sono sorpreso dal fatto che Pecchia lo escluda spesso. Se vi rinuncia, avrà le sue ragioni. Dai suoi gol dipende il destino del Verona e io di attaccanti me ne intendo..."