Massimo Rastelli racconta a 360° ai microfoni di Videolina la splendida e storica giornata della Sardegna Arena, che ha visto il Cagliari vittorioso per 1-0 sul Crotone, ma non solo.
Ecco le sue dichiarazioni:
"L’auspicio era quello che uno tra Barella e Sau fosse il primo a mettere la firma nel nuovo stadio. La Sardegna Arena è ormai una solida realtà e dobbiamo veramente ringraziare tutti coloro che hanno fatto sì che questo accadesse.
Naturalmente gli operai sono il simbolo del lavoro quotidiano, fatto 24h su 24, 127 giorni senza mai fermarsi un secondo, quindi li dobbiamo solo ringraziare e credo sia giusto che oggi si siano presi un po’ di vetrina dopo tanti mesi al caldo, con 40° ogni giorno: hanno fatto veramente qualcosa di impensabile.
Sento molta appartenenza a Cagliari e alla Sardegna e, dopo due anni importanti, essere comunque l’allenatore che guida il Cagliari nel nuovo stadio è motivo di grande soddisfazione, quindi spero di farlo per tantissimo tempo. Se non avessi coronato questo sogno? Non dovete chiederlo a me (ride).
Abbiamo sentito oggi l’impatto del nostro pubblico, siamo veramente vicinissimi alla gente e ci sono dalla tribuna 7 metri e qualcosina di meno dalla parte dei distinti e delle curve, quindi senti proprio la vicinanza e il calore e questo ci dà un’ulteriore spinta.
Penso che i ragazzi l’abbiano percepita: c’era una grande voglia di dare una soddisfazione alla nostra gente.
Le mie emozioni? Sono ripartito alla stessa maniera, sono sempre abbastanza teso e concentrato su quello che devo fare e di non farmi coinvolgere molto, però l’emozione, la pelle d’oca l’ho provata.
È stato creato un vero gioiellino (la Sardegna Arena n.d.r.) ed è bello per ognuno di noi dire: “Io c’ero, c’eravamo…”.
Dove possiamo arrivare? Sicuramente sarà un campionato diverso da quello dell’anno scorso, sto vedendo tantissime gare e veramente tutte lottano su ogni pallone, quindi ogni gara sarà una battaglia e dovremo dare tutto noi stessi e di portare a casa risultati positivi.
È normale che lo stadio di proprietà – come questo – alla lunga ci porterà tantissimo e ti dà quel senso di appartenenza forte e noi lo percepiamo. Il Cagliari ha sempre fatto grandi cose in casa e sono sicuro che continueremo a farle.
Non ci saranno squadre che si staccheranno come l’anno scorso, quindi, proprio per questo motivo, come dicevo prima, ci sarà da lottare: ho visto per esempio il Benevento contro il Torino, che ha perso al 94’ e non meritava di perdere, così come la Spal contro l’Inter.
Ciò significa che c’è molto equilibrio e che le neopromosse sono ben organizzate e hanno fatto un mercato importante".