"Han? Una grossa emozione, senza dubbio. Ma non una sorpresa. Per me quello che lui fa vedere in campo non è una novità. Si vedeva da subito che poteva fare grandi cose. Da quando l’ho conosciuto, da quando l’ho portato a Cagliari, so che questo momento sarebbe arrivato. E devo dire che siamo stati fortunati perché sia Giulini sia Santopadre (presidente del Perugia) credono molto nelle qualità di Han". Così Settembrini (procuratore dell'attaccante nordcoreano) ai microfoni di umbriaon.it.
Han vive una grande emozione
"E come potrebbe non esserlo? Perugia è uno stadio caldo, i tifosi sono entusiasti di lui e si vede. Lo hanno subito adottato. Si sente il calore dell’ambiente. Ma il ragazzo è tranquillo ed è consapevole del fatto che deve lavorare per migliorarsi giorno per giorno, partita dopo partita. Glielo dico fin dai tempi di Cagliari, dove pure era amatissimo, fin dalla prima esibizione. Normale anche l’interesse mediatico, per tutto quello che c’è intorno".
Il rapporto con i compagni di squadra
"La cosa che più mi piace di Han è la sua attenzione al gruppo: è il primo ad esultare se un compagno fa bene. Per esempio, dopo la partita, era contentissimo per la prestazione di Colombatto. Continuava a ripetere ‘hai visto che partita che ha fatto?’. Sono amici fin dai tempi di Cagliari e si incoraggiano a vicenda. Ma ci sono ottimi rapporti con tutto il gruppo. In pizzeria scherzava con Monaco. Tutti lo prendono in giro, ma in modo bonario, come si fa fra ragazzi di quell’età. Tutto normalissimo".