E' stato uno dei colpi di mercato di gennaio del Cagliari di Massimo Rastelli ma, al momento, sta soffrendo la concorrenza di Nicola Murru per il ruolo di esterno sinistro difensivo, senza essere riuscito ad esprimere il proprio potenziale.
Intervistato durante il programma di Radiolina, "Il Cagliari In Diretta", Senna Miangue si racconta.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Abbiamo iniziato la partita benissimo domenica scorsa, poi la rimonta del Torino ci ha tagliato le gambe. Borriello? Tutti i giocatori danno il massimo. Marco è un giocatore che fa la differenza. Ho legato con tutti dal mio arrivo in Sardegna. Nainggolan? L’unico con cui ho parlato è stato Antonini Lui, che gioca nella Primavera. Dopo il mio approdo, ho anche sentito Radja, che mi ha dato alcuni consigli.
Il nome Senna? Mio padre era molto tifoso di Ayrton, che era pilota di F1: lo ammirava parecchio. Anche il numero 12 che indosso è legato a lui (era il numero della vettura con cui vinse il mondiale n.d.r.). Quando ero piccolo, giocavo come attaccante e ora sono diventato laterale. Da qui a fine stagione, cercherò di fare qualche presenza. Non è facile, perché davanti a me c’è un giocatore forte come Murru.
La mia prima squadra in Belgio? È il Beerschot che, quando vi facevo parte, partecipava al massimo campionato belga e che in passato si chiamava Germinal Ekeren. Quando ero lì, uscivo con gli amici nel tempo libero, ma era anche bello rimanere a casa con la famiglia. Avevo appena quattordici anni.
Il Belgio? È un posto molto bello, anche perché è casa mia. Il cioccolato è uno degli alimenti più famosi. Sono di Anversa. Il Belgio è il centro di tutto: si può andare a Londra, in Germania o anche a Parigi. Han? È un grande ragazzo, è disponibile con il mister e si impegna sempre. Non è culo il suo, ma bravura. Ciò che ha ottenuto non è frutto del caso. È un buon giocatore, è giovane e ha tanta grinta. Non parla molto ma è sorridente.
Musica preferita? Sono amante dell’hip-hop. Non mi piace il reggaeton. Joao Pedro, Bruno Alves, Barella e Tachtsidis hanno i miei stessi gusti musicali. Quando vado all’allenamento con Barella in macchina, ascolto questo tipo di genere.
Rapper italiani? Non gli ascolto, ma mi piace molto Ghali (Ghali Amdouni, rapper tunisino di nazionalità italiana, n.d.r.). Mi piace molto la nutella. Cucina? Fare spaghetti con ragù già fatto non è difficile. Domani c’è il Galà con i campioni dello scudetto e i giocatori del Cagliari di oggi.
I miei giocatori preferiti nel Belgio? Della prima squadra, mi piace molto Batshuayi. È un giocatore impressionante: ha tecnica, fisico e potenza, ma al Chelsea non gioca molto. Under 21? Isaac Mbenza è il mio preferito, è ala offensiva destra e gioca nel Montpellier.
I miei giocatori preferiti nel Belgio? Della prima squadra, mi piace molto Batshuayi. È un giocatore impressionante: ha tecnica, fisico e potenza, ma al Chelsea non gioca molto. Under 21? Isaac Mbenza è il mio preferito, è ala offensiva destra e gioca nel Montpellier".
Il calcio in Belgio? Quando ero ragazzino, io ricordo che c’erano due allenamenti al giorno e gli istruttori erano tutti muniti di patentino. In quel periodo, si andava in squadre di A o B per crescere. Ultimamente si è fatto davvero molto in Belgio per il calcio.
I miei hobby? Dormo tanto, mi piace ascoltare musica e andare in bici (così come in Olanda e in Belgio) anche con mio fratellino, giocare a basket. Il sardo? Lo conosco un po’. In genere, quando arrivi in un paese nuovo, la prima cosa che impari sono le parolacce (so dire balordo). Il campo? In allenamento dò sempre il massimo, ma alla fine è il mister che fa le sue scelte. Continuo a lavorare e aspetto il mio momento. Squadre che vorrei affrontare da qui alla fine? Napoli e Milan".