L'allontanamento forzato dal campo, causa il brutto infortunio che l'ha colpito a inizio stagione, il ritorno da protagonista con la maglia rossoblù (da quando è rientrato è stato sempre tra i più positivi) e, domenica scorsa, la bella e decisiva doppietta che ha permesso al Cagliari di battere il Palermo e di prenotare la prossima stagione in serie A.
Artur Ionita è presente oggi al Cagliari Store del Largo Carlo Felice per incontrare i tifosi rossoblù. In attesa che inizi l'evento, il centrocampista scambia due battute con la stampa.
Ecco le sue parole:
"Mi sento meglio e sto migliorando tanto. È stato un periodo duro ma sento di star facendo progressi di settimana in settimana. Domenica vogliamo fare risultato perché sara una gara speciale, con la maglia dello scudetto.
La vittoria di Palermo ci dà la spinta, soprattutto dopo tante trasferte in cui abbiamo giocato bene ma non abbiamo fatto risultato. Ci dà la spinta per fare bene fino a fine stagione.
La nazionale non mi ha fatto stancare di più, anche perché ho giocatori solo mezz'ora e avevo concordato con il mister che sarei tornato per preparare la gara di Palermo. È andata bene.
Da qui alla fine il nostro obiettivo è vincere e migliorare. Alla fine vedremo in che posizione arriveremo.
Se ho segnato devo ringraziare i compagni. Entrambi i gol sono nati da azioni diverse ma secondo me stiamo migliorando tutti.
Da trequartista mi trovo bene. È un ruolo diverso rispetto alla mezzala e lo affronti con una mentalità diversa.
Il momento più difficile durante l'infortunio è stato quando ho riniziato a lavorare in palestra e in campo. Ero molto affaticato e in quei momenti contano molto la testa e la voglia di non mollare.
Dopo il gol ho esultato in maniera quasi rabbiosa perche da quando sono arrivato pensavo di passare dei mesi un pò più tranquillo. Aspettavo da tanto il gol e voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stato vicini in questi mesi.
Io un leader? Non ancora, ma so di poter dare una mano. Ci dobbiamo tutti aiutare a vicenda, è importante che la nostra famiglia sia unita.
Contro il Torino bisogna stare attenti alla loro fisicità perché hanno dei giocatori offensivi molto molto forti e lo stanno dimostrando.
Seguivo tanto Lampard e Zidane, che secondo me sono grandi persone dentro e fuori dal campo".