In occasione dell'incontro nello store del Cagliari nel Largo Carlo Felice, il terzino rossoblù, Fabio Pisacane, recentemente premiato come "Footballer Of The Year" dal noto quotidiano inglese "The Guardian" (e in odore di rinnovo contrattuale), ha incontrato i media rilasciando le seguenti dichiarazioni:
Innanzitutto buon anno a tutti. Sono felice di questo premio è una gratificazione e sono contento di far parte di una società che condivide i mieie principi di lavoro e serietà e, anche se non ne ha bisogno, sono contento di aver portato in giro i quattro mori.
Nel calcio come nella vita non c'è bisogno di scorciatoie nella vita e non baratterei niente con il calcio e la salute. I miei obiettivi sono quelli di conoscere i miei limiti e lavorare per migliorarmi. Non sono le coppe o le medaglie che ti rendono una persona migliore. Ai miei figli insegnerò i miei valori e soprattutto le cose utili per la propria vita.
Mi ha fatto molto piacere ricevere tutti gli attestati di stima che ho ricevuto, ho sentito la FIFA, i miei ex presidenti e i miei compagni, che mi hanno fatto capire l'importanza di questo premio. Che, pero, è solo un premio.
Di questo 2016 i momento più belli sono stati la nascita di mio figlio, l'esordio in A e l'aver passato queste feste con la mia famiglia al completo.
L'esordio in A è arrivato a 30 anni e devo dire grazie a me stesso, che non ho mollato mai, la societa , che mi ha sempre dato fiducia e me l'ha rinnovata in A, e anche a Rastelli, anche se con lui ho un rapporto giocatore-allenatore. Devo dire grazie a tante persone.
Anche un anno fa ero stato messo al centro dell'attenzione per combine e cose varie, ma poi vedremo più avanti che succederà . Io sono tranquillo.
Le lacrime al mio esordio? Ho visto tante volte quel video in quel giorno ma, tornando indietro non lo farei più, sapendo che ha fatto il giro del mondo.
Domenica che partita sara? Non sappiamo chi giocherà , io mi preparero per dare il massimo poi, se non dovessi partire dall'inizio, sarò li per dare una mano ai compagni. Al Milan leverei Suso.
In A non puoi giocare all'80%, soprattutto se fai della forza la tua caratteristica principale. Tra la A e la B ci sono tente serie di differenza. Il giocatore più forte? Higuain.
Abbiamo sofferto per le sconfitte pesanti che abbiamo rimediato ma vogliano dimostrare di meritare la A. Da grande non so cosa farò.
Storari? Ha tanto carisma e mi dispiacerebbe se se ne andasse ma non so quanto sia vera questa storia.
Rastelli? Ha una lucidità in certi momenti che è impressionante e riesce a incassare anche colpi molto pesanti. Al 2017 chiedo la salute e, a livello professionale, di fare quello che ho fatto bel 2016.
I problemi che abbiamo avuto non sono ne fisici ne psicologici. Siamo stati timorosi e ci arrendevamo dopo il primo gol.
Il mio contratto scade nel 2018 e il rinnovo non è la priorità . Poi in futuro vedremo, perché Cagliari per me è un punto d'arrivo. Qui stiamo bene e mi farebbe molto piacere.
Contro il Napoli abbiamo sentito molta pressione e questo ci ha ingannato, l'abbiamo giocata più in settimana che in campo. Con il Sassuolo ci siamo riscattati.
Non è la prima volta che gioco in piazze calde. Di Napoli non posso portare niente a Cagliari e viceversa perché sono due splendide realtà . Forse porterei a Napoli qualche mese di caldo in più.
Vivere in un ambiente dove sono vissuto io non è facile, perché bisogna crescere in fretta. Sono felice per il premio per aver rappresentato il Cagliari e perché, per una volta, hanno parlato di noi all'estero per una cosa positiva e non per calcioscommesse eccetera.
Quando ho causato il rigore contro il Sassuolo ho pensato che la gara fosse finita. Non mi aspettavo quella rimonta. Incredibile.
A San Siro ho già giocato due volte e una volta ho preso un palo e un'altra ho avuto un gol annullato. Questa volta cercherò di andare avanti e provare a centrare la porta.