Avramov: 5,5. Subisce una rete (seppur magnifica) da 40 metri con un tiro che lo lascia di sasso. Causa poi un rigore uscendo in netto ritardo su Paulinho: intuisce il penalty ma non riesce ad evitare il raddoppio.
Perico: 6. Non spinge e raramente supera la propria metà campo, ma quantomeno dalle sue parti non arrivano particolari pericoli, controllando bene le folate offensive di Mesbah.
Rossettini: 5,5. Inizia disattento e regala due occasioni al Livorno, prima perdendo palla sul pressing di Mbaye poi arrivando in ritardo su Emeghara. Si riprende nel corso della partita, ma due gol subiti contro un avversario irresistibile non è un buon bilancio per un difensore.
Del Fabro: 5,5. Per poco regala il vantaggio ai labronici nel primo tempo, addormentandosi in fase di inizio manovra e offrendo un 2 contro 1 ai due attaccanti avversari. Impreciso quando si tratta di impostare.
Murru: 5. Il peggiore in campo. Nell’inizio non esaltante dei rossoblù i pericoli arrivano tutti dalle sue parti: Mbaye dilaga in lungo e in largo. È disattento, regala palloni e non gli riesce niente, neanche un cross (dal 39’ s.t. Pinilla: SV).
Conti: 5,5. Nella prima frazione è l’unico che ci prova con i tiri da fuori area. Nel secondo tempo fa il solito lavoro sporco, ma inficia la sua prestazione beccandosi una inutile (per quanto legittima) espulsione per proteste, una di quelle che fanno imbestialire gli allenatori e non solo, che penalizza il tentativo di rimonta dei rossoblù.
Ekdal: 5,5. Si vede poco ed è particolarmente spento. Non commette grossi errori, ma neppure incide sulla partita: i suoi classici inserimenti in area oggi non si sono visti.
Dessena: 5,5. Torna dalla squalifica ma non ripete l’ottima prestazione con la Fiorentina. Corre e si impegna, ma allo stesso tempo è impreciso e commette qualche errore nei passaggi, fino a che Lopez lo richiama in panchina (dal 10’ s.t. Ibarbo: 6. Cerca di smuovere qualcosa con la sua rapidità , ma gli spazi intasati e una retroguardia livornese tutta a difesa del risultato non gli permettono di incidere sulla partita).
Cossu: 5,5. Corre e si propone, ma quasi mai riesce ad innescare i due attaccanti. Nel primo tempo ha una grossa occasione, ma invece che tirare cerca un improbabile assist in mezzo all’area con Sau in netto ritardo, confermando la sua allergia al gol.
Nenè: 6,5. È l’unico che ci prova, corre e si sbatte, e nella prima frazione di gara è il solo a rendersi perlomeno utile alla squadra con diverse sponde di testa per i compagni, una per Sau apprezzabile. Nel secondo tempo trova poi un gol magnifico con una azione personale conclusa da un sinistro a giro imprendibile per Bardi.
Sau: 5,5. Incide davvero poco nelle azioni offensive del Cagliari. Non è il Pattolino vivace visto a Genova, e infatti Lopez se ne accorge richiamandolo in panchina a metà secondo tempo (dal 17 s.t. Adryan: 5,5. Non ha l’impatto sulla partita che ci si aspettava, dopo quelli positivi nelle precedenti due uscite; è troppo timido e ha le idee confuse).
Chi sale: la solita reazione d’orgoglio dopo averle prese: stavolta però non è sufficiente a recuperare il risultato. Nenè sugli scudi: gol a parte, è il migliore dei rossoblù perché è l’unico a provarci e a dare l’anima anche con qualche recupero difensivo.
Chi scende: un netto passo indietro dal punto di vista del gioco, con una prestazione a dir poco opaca di tutta la squadra. Di Carlo vince nettamente la sfida delle panchine con Lopez, coprendo bene tutte le zone del campo e imbrigliando le azioni offensive dei rossoblù. Male Murru: soffre da matti Mbaye e sbaglia quasi tutto.