Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Murru Horror, Sau fantasma, Senatori e veterani voltano le spalle

Le pagelle di Chievo-Cagliari

Condividi su:

Brkic: 6. Sul gol di Meggiorini poco può fare. Per il resto è inoperoso, e tenta alla fine di dare il contributo in area veneta nei minuti di recupero, senza tuttavia riuscirci.

Pisano: 5.5. Nel giorno del suo compleanno, il terzino non sfigura più di tanto, mettendo alcuni cross interessanti. La fase difensiva, però, è da rivedere.

Diakitè: 5. Un gigante quando scatta di testa o riparte palla al piede, un dilettante in marcatura, in fase di controllo e sui passaggi corti. Sale inspiegabilmente in occasione del fraseggio Paloschi-Meggiorini che porta al vantaggio gialloblù.

Ceppitelli: 5. Rimedia a un errore di Diakitè, ma sul gol di Meggiorini è in evidente ritardo di marcatura.

Murru: 4. Sconcertante. Ha l’occasione per rilanciarsi ma la getta alle ortiche. Sbaglia l’impossibile: nei fondamentali, sui cross. E in più si fa cacciare via per un pericoloso intervento ai danni di Izco.

Dessena: 5. Corre senza troppa cognizione di causa. La tecnica è approssimativa, ma di certo non è dai suoi piedi che dovrebbero provenire i pericoli per la difesa del Chievo (Dal 56’ Farias: 6. Visibilmente contrariato per l’esclusione dal primo minuto, cerca di movimentare lo spento attacco rossoblù, creando l’unica vera occasione. Il pallone calciato dal brasiliano esce di poco alla destra di Bizzarri).

Ekdal: 5. Si nasconde tra le maglie clivensi e la manovra ne risente. Terribilmente lento, viene riportato sul centro-sinistra con l’ingresso di Conti.

Joao Pedro: 5.5. Perde un numero incredibile di palloni, ma crea uno dei pochi pericoli scagliando in porta un tiro che centra in pieno Sau (Dal 1’ st. Conti: 4. Il capitano è al tramonto. Sciupa una buona opportunità attardandosi nella conclusione in porta. Invece di spronare la squadra, inoltre, per poco non diventa il primo ad abbandonare il terreno di gioco per una gomitata. Di Bello lo grazia con il solo giallo).

Sau: 4.5. Non ne azzecca una. Si lamenta di non ricevere abbastanza palloni ma non fa nulla, proprio nulla per procurarseli. Dal post infortunio ha subito una preoccupante involuzione.

Cop: 5. Nell’unico cross decente pervenuto dalle sue parti per poco non crea una palla-gol. Per il resto, è impreciso nel controllo e nel dosaggio dei passaggi (Dal 72’ Cossu: 4. Anche lui come Conti volta le spalle a Festa beccandosi un rosso per doppia ammonizione. Nient’altro da aggiungere).

M’Poku: 5.5. Dribbling di suola, altro dribbling, ancora un altro, un altro e… pallone agli avversari. Così si può tradurre la gara del belga-congolese, incredibilmente lento e macchinoso, nonostante abbia dei piedi d’oro.

Allenatore - Gianluca Festa: 4.5. Diventa quasi un “salvatore della patria” dopo la partita di Firenze. Ma gli manca il colpo di genio: lasciare il miglior giocatore di domenica scorsa in panchina. Così non va. “Tradito” dai veterani della squadra, dovrà ora cercare di motivare i giocatori nel tentativo di concludere una stagione terribile in maniera dignitosa.

Chi sale

Farias è l’unico che pare crederci veramente. Purtroppo per lui, però, si deve accontentare di uno scampolo di gara.

Chi scende

Il resto della squadra si scioglie come neve al sole. E i “senatori” voltano le spalle, non facendo nulla per aiutare i compagni ma contribuendo ad alimentare il nervosismo.
 

Condividi su:

Seguici su Facebook