Brkic: 6.5. Prende possesso della porta rossoblù come se giocasse con questa maglia da mesi. Il primo intervento su una punizione cesenate è fondamentale per offrire adeguata sicurezza ai compagni. Sulle prese alte è padrone dell’area di rigore, mentre sulla rete di Brienza non ha responsabilità.
Balzano: 6. Bloccato in fase difensiva, gioca una gara ordinata, caratterizzata dal contenimento. Esce per infortunio, si spera non grave (Dal 58’ Pisano: 5.5. In perenne ritardo sulle chiusure e poca spinta. Deve adeguarsi allo stile di Zola).
Rossettini: 6. Conduce molto bene la difesa per 70 minuti, poi subentra la paura di “vincere” ed entra in difficoltà, specie sui disimpegni e in occasione del gol bianconero.
Capuano: 6. Tutti pensavano giocasse titolare Ceppitelli, invece il tecnico Zola ha optato per il centrale ex Pescara. Buona prestazione, caratterizzata da nessun particolare errore.
Avelar: 6. Non spinge con la consueta assiduità, ma probabilmente questo è un bene, e la compattezza della squadra ne beneficia.
Dessena: 6. Schierato sulla destra, ritorna finalmente titolare e non si risparmia in fase di pressing, sbagliando tuttavia qualche passaggio apparentemente semplice. In ogni caso, gradito ritorno.
Crisetig: 6. Partita da dietro le quinte, fatta di tanto lavoro oscuro per contenere le sortite avversarie e impostare col piede educato (non fosse talvolta per il vento che cambia la direzione dei suoi passaggi).
Ekdal: 7.5. Il migliore dei rossoblù. E’ il centrocampista con maggiore qualità e lo dimostra, prendendo le chiavi del centrocampo e ubriacando con le sue sortite la difesa avversaria. Da una di queste scaturisce il rigore che darà il là al vantaggio dei sardi. Prova anche a cercare la via della rete, ma trova l’opposizione di un ottimo Leali.
Donsah: 7. Talento cristallino. Ci si domanda perché godesse di scarsa considerazione fino alla giornata di ieri. Non si dimentichi che con lui titolare in due occasioni il Cagliari ha conquistato altrettante vittorie, ieri contro il Cesena e ad Empoli. Devastante nel cambio di passo, nobilita la sua ottima prestazione con il gol del raddoppio, dopo un efficace scambio con Joao Pedro .
Joao Pedro: 7. Autentica sorpresa rossoblù anche il brasiliano, schierato titolare e in attacco soprattutto per necessità. Conferma l’ottima verve in chiave offensiva, siglando il vantaggio dei sardi (lesto a ribadire in porta il rigore respinto da Leali) e propiziando la seconda segnatura di Donsah (Dal 67’ Caio Rangel: 6. Non molto tempo per mettersi in mostra, ma cerca di tenere palla, favorire le ripartenze e prova anche a trovare il gol).
Longo: 6.5. Sarebbe stato un 7 pieno se il giovane attaccante scuola Inter avesse trovato la via della rete, evitando inutili tentativi di tacco ma essendo più cattivo sotto porta. Si batte come un leone, offre ai compagni opportunità non sfruttate specie per meriti della difesa cesenate, e termina la gara con i crampi. Necessita di fiducia per sbloccarsi definitivamente.
Chi sale
Tutta la squadra titolare merita un plauso per avere ottenuto la tanto agognata prima vittoria casalinga. Non importa se con la mancanza di un gioco frizzante e soffrendo nel finale: basta aver conquistato i tre punti.
Chi scende
Nessuno merita la palma di peggiore in campo.