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Cossu encomiabile, gli esterni e i centrocampisti perdono la bussola

Le pagelle di Cagliari-Torino

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Cragno: 6. Incolpevole sui gol avversari, compie anche un ottimo intervento su Vives. Quella sciagurata uscita fino al limite dell’area sul finale, però, sarebbe potuta costare l’1-3.
Pisano: 5. Non sostiene il passo dei tornanti granata, non è in buone condizioni e lo si continua a schierare titolare. Sostituito per l’ennesima volta (Dal 62’ Balzano: sv. Prestazione non giudicabile, condita anche da errori in fase di impostazione).
Ceppitelli: 6. Il più positivo del reparto, puntuale nelle chiusure e pungente di testa in area avversaria.
Rossettini: 5.5. Lo scriviamo ancora: deve avere maggiore personalità e comandare come si deve i compagni di reparto, spesso in balia del caso. Impreciso nei passaggi.
Avelar: 5. Abile in fase offensiva, ma spesso si dimentica che di ruolo fa il difensore. Quando Cossu rientra nella posizione del brasiliano per coprire l’ennesima sua sortita in avanti, si capisce che forse sarebbe il caso di provare, almeno una volta, Murru.
Ekdal: 5.5. Mezzo punto in più perché è uno dei pochi ad aver provato a calciare verso la porta di Padelli, senza tuttavia grande fortuna. Per il resto corre a vuoto e pecca di lucidità nel fraseggio stretto.
Conti: 5. Capitano, dove sei finito? Rimane in posizione a smistare il gioco, ma con la sua grande tecnica dovrebbe sveltire la manovra. La rallenta invece, diventando ogni volta prevedibile.
Joao Pedro: 5. I fischi se li merita tutti. Alla seconda partita da titolare, azzecca solo una conclusione nello specchio avversario sulla quale Padelli si oppone con i pugni. Per il resto è assente, un inutile tassello nel centrocampo rossoblù. E Dessena continua a fare la muffa in panchina (Dal 58’ Crisetig: sv. Entra e sembra che addosso abbia il mantello dell’invisibilità).
Ibarbo: 6. Non si risparmia, si impegna per creare situazioni favorevoli in area avversaria, ma i suoi suggerimenti sono sempre di poco fuori misura. Tuttavia, le sue sono giocate sempre casuali e non frutto di schemi che dovrebbero essere provati in settimana.
Sau: 5.5. Più in terra che in piedi, complici anche interventi in area nei suoi confronti al limite del consentito. Tuttavia, dimostra di essere in calo di forma e come al solito non viene servito nella giusta maniera.
Cossu: 6.5. Encomiabile, a 34 anni corre come se ne avesse almeno dieci in meno. Trova il gol del momentaneo vantaggio a seguito di un regalo di Padelli, ma impensierisce il portiere granata in altre circostanze. Fossero tutti come lui, probabilmente la squadra non sarebbe mestamente ultima in classifica.

Chi sale

Solo Cossu merita, davvero, di stare sul podio. Che i compagni, specie i più giovani, comincino a prenderlo d’esempio.

Chi scende

Non convincono gli esterni, tantomeno i centrocampisti, e in avanti si fa tanto fumo e niente arrosto. Urgono soluzioni, soprattutto tattiche, per evitare di sprofondare ancora di più.

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