Cragno: 5.5. All’esordio in Serie A, il ventenne portiere rossoblù, da buon allievo di Zeman, gioca sempre a ridosso del limite dell’area. Incolpevole sulla seconda rete romanista, poteva fare qualcosa di più sulla prima.
Pisano: 5. Non al meglio fisicamente, è pertanto costretto a uscire per l’ennesimo problema fisico. Sulla coscienza ha l’errato fuorigioco che da il là al raddoppio di Florenzi (Dal 49’ Balzano: 6. Cerca di proporsi costantemente in avanti, effettuando i cross bassi che il modulo prevede. Si candida per essere sicuro titolare mercoledì).
Ceppitelli: 6. Non ha responsabilità sui due gol avversari. Dimostra, inoltre, di essere un ottimo colpitore di testa, mettendo apprensione alla difesa giallorossa in occasione di due calci piazzati.
Rossettini: 5.5. Viene “spostato” da Destro dopo pochi minuti di gioco, dimostrando di non riuscire a reggere il duello fisico con l’attaccante scuola Inter. In qualità di più esperto del reparto difensivo, dovrebbe comandare con maggiore autorevolezza i compagni.
Avelar: 6. Si propone assiduamente in fase offensiva, con suggerimenti interessanti ma talvolta fuori misura e soprattutto alti. La domanda la poniamo ancora: chi può sfruttare un pallone alto se non una punta abile di testa?
Ekdal: 5. Non ancora in perfette condizioni, dimostra di non essere al centro dell’azione. Da sottolineare, però, che utilizza tante energie per un pressing poco proficuo (Dal 58’ Dessena: 5. Il suo ingresso sarebbe dovuto essere utile per dare maggiore spinta al centrocampo, ma sbaglia la misura di tutti i passaggi e non si inserisce con i tempi giusti).
Conti: 5. In una delle sfide più sentite, il capitano dimostra di essere anche lui fuori dalle trame offensive. Abile nel rapido cambio campo ma poi impreciso nelle verticalizzazioni richieste dal tecnico.
Joao Pedro: 5. Arrivato dall’Estoril in virtù del mancato acquisto di Husbauer, fa rimpiangere ancora di più il talento ceco che giovedì scorso ha segnato al Napoli. Lento nell’impostazione, dimostra di non avere piedi perfettamente educati e si perde in giocate singole e improduttive. Si spera prenda confidenza al più presto col calcio italiano, per non rischiare di divenire una “meteora”.
Farias: 5. Chi l’ha visto? Si rende pericoloso soltanto con un tiro deviato dalla difesa giallorossa. Per il resto non crea alcun patema, dimostrando di aver fatto passi indietro decisamente preoccupanti (Dal 58’ Longo: 6. Sufficienza meritata per colui il quale avrebbe tutto il diritto di reclamare una maglia da titolare. Entra e da all’attacco quel dinamismo di cui necessitava, purtroppo quando ormai i giochi erano fatti. Impensierisce De Sanctis con una conclusione interessante).
Sau: 5.5. I palloni alti non sono il suo forte, le verticalizzazioni per lui erano fuori misura. Cosa può fare il bomber di Tonara, se non correre alla ricerca di un pallone che altrimenti non arriverebbe mai?
Ibarbo: 5. A volte il colombiano è addirittura più veloce del pallone, che gli rimpalla tra i piedi. Non ha ancora assimilato gli schemi di Zeman, e si vede.
Chi sale
Sono in pochi a meritare la sufficienza nella disfatta romana. Longo dimostra di meritare una chance, che potrebbe giungere magari mercoledì contro il Torino. In difesa bene Ceppitelli e Avelar in fase di spinta.
Chi scende
Sono in tanti, quasi la totalità della squadra, a scendere dal podio. Ci si aspetta un cambio di marcia da parte di tutti, subito.

