Cragno: 6.5. L'unico rossoblù a superare la sufficienza. Prova a togliere dalla porta il colpo di testa di Fazio ma non vi riesce, e sul raddoppio di Pastore non arriva sulla palla ben piazzata. Salvato dalla traversa di Pastore e dal palo (con deviazione) di Dzeko, manda in angolo un tiro di El Shaarawy che gli sbatte davanti divenendo insidioso e si oppone bene di piede su Dzeko, ma è soprattutto autore di un prodigioso intervento (che vale la valutazione) su un colpo di testa di El Shaarawy deviato da Cacciatore. Incassa anche il 3-0, da parte di Kolarov, nonostante una grande uscita su Perotti e l’opposizione sullo stesso tiro di Kolarov.
Cacciatore: 5-. Non spinge né difende con qualità . I suoi cross sono prevedibili – quando vengono effettuati correttamente e non mandati in tribuna – e uno di questi, a metà con un tiro, viene respinto in angolo da Mirante (Dal 74’ Srna: s.v.).
Pisacane: 5. Perde troppi duelli, compreso quello con Fazio che marca l’1-0, e commette molti errori in fase di impostazione: uno di questi fa partire un pericoloso contropiede. È incapace di fronteggiare lo strapotere avversario in fase offensiva, commettendo anche un fallo da giallo.
Ceppitelli: 5. Non si intende con Cragno e in una circostanza innocua regala un angolo alla Roma. È inoltre spessissimo fuori posizione insieme al compagno di reparto Pisacane, con il quale condivide pure un’ammonizione. Quando è posizionato correttamente, rischia in due occasioni l’autogol.
Pellegrini: 5. Comincia il match in modo sbagliato, complice probabilmente l’emozione di affrontare la squadra con la quale ha militato fino a pochi mesi fa, e in occasione dell’azione che conduce al 2-0 di Pastore si fa superare troppo facilmente da Kluivert. Meglio in fase offensiva, dove mette dentro alcuni buoni palloni, anche se gli avversari passano dalle sue parti come lame nel burro.
Barella: 5.5. Non riesce ad incidere come vorrebbe: cambia troppo spesso gioco, ma i compagni non colgono le opportunità . Corre parecchio, anche se spesso senza risultati.
Cigarini: 5+. Nulla da eccepire riguardo la capacità di amministrare il pallone, ma non è abbastanza. Prova a calciare dalla distanza, con il pallone deviato in angolo.
Ionita: 5. Cerca una conclusione ma questa termina alta; nella ripresa vorrebbe prediligere il recupero palla, anche perché non si dimostra per nulla efficace nell’impostazione.
Birsa: 4.5. Troppo molle, lento e quasi addormentato, non trova la corretta posizione tra le linee ed è costantemente fermato in ogni sua iniziativa. Comincia la ripresa con un colpo di testa, col pallone terminato fuori, unica nota pseudo-positiva di una prestazione da dimenticare (Dal 67’ Deiola: s.v.).
Joao Pedro: 4.5. Un fantasma, si fa vedere nel primo tempo solo per un dialogo con Pavoletti che impensierisce Mirante, poi il buio totale, ingiustificato (Dall’83’ Thereau: s.v.).
Pavoletti: 5.5. Spesso in fuorigioco, è tuttavia l’unico che crea grattacapi a Mirante, con un tiro ravvicinato alzato in angolo e un altro, terminato fuori, dalla distanza a tempo quasi scaduto. Per il resto, non viene mai servito in modo adeguato.
All. Maran: 5. Probabilmente si accorge che la vittoria del Bologna sull’Empoli scarica i suoi, autori di una gara inguardabile. Non riesce a caricare la squadra in maniera adeguata, oltre ad offrire motivazioni che la Roma dimostra invece di avere.