Domani il Cagliari sarà impegnato nella sfida al vertice contro il Cesena. Sono 17 le partite disputate finora tra le due compagini, tra Serie A, B e C1. 8 le vittorie rossoblù, 5 i pareggi e 4 i successi bianconeri. 23 le reti segnate dai sardi, 13 dai romagnoli.

Le formazioni si affrontarono per la prima volta in Serie C1 nel ’60/61: larga la vittoria dei padroni di casa, per 3-0 (Falchi e doppietta di Rossi). Ancora successo rossoblù l’anno successivo, nella medesima categoria, per 2-1 (Ronconi e Spinosi; Colombo per gli ospiti).

La “prima” invece nel massimo campionato fu nel ’73/74 (0-0). Ancora pari la stagione seguente: 2-2 (Gori e Butti; Rognoni e Festa).
Il Cesena si impose al Sant’Elia, in A, nel ’75/76, stagione culminata con la retrocessione dei sardi: 1-2 (inutile vantaggio di Riva; rimonta con Urban e Zuccheri).

Tra i cadetti, nel ‘77/78 il Cagliari vinse 3-1 (doppietta di Mangheri e Quagliozzi; gol della bandiera di Macchi), venendo sconfitto nel campionato successivo con il punteggio di 0-1 (Speggiorin).

Le formazioni si incontrarono nuovamente in massima serie nell’81/82: la gara si concluse in parità, 1-1 (Piraccini; Ravot). 0-0, invece, nell’aprile 1983.
Quattro match consecutivi tra i cadetti, tra l’83/84 e l’86/87, regalarono ai rossoblù tre successi e una sconfitta. La prima gara si concluse 1-0 per i sardi (Poli), sconfitti poi 0-1 (Russo); 2-0 nell’85/86 (Piras su rigore e Bernardini) e 3-1 la stagione seguente (Bernardini, pari di Angelini, vantaggio con rigore di Piras e Montesano. Da registrare un rigore neutralizzato da Sorrentino).

Il Cagliari guidato da Ranieri, nel ’90/91, terminò la partita a reti bianche. Vent’anni più tardi il Cesena fece bottino pieno: 0-2 (Jimenez, Malonga).
Nel marzo 2012, invece, i rossoblù strapazzarono i bianconeri, sconfiggendoli 3-0: tripletta di Pinilla (due rigori).

La scorsa stagione ancora successo cagliaritano, col punteggio di 2-1 (Joao Pedro e Donsah – prima rete per lui in A – e inutile gol di Brienza).

Domani un Cagliari in piena emergenza cercherà di non badare alle assenze e tirare fuori il meglio dagli uomini a disposizione: l’imperativo è vincere, per guadagnare tre punti su una diretta concorrente per la promozione in A.