Stasera i Campioni d’Italia della Juventus faranno visita al Cagliari allo stadio Sant’Elia. Sono 34 gli incontri finora disputati tra rossoblù e bianconeri, tutti nella massima serie. I padroni di casa hanno vinto 9 volte, uscendo sconfitti 13; 12 i pareggi. 29 i gol segnati dai sardi, 35 dai piemontesi.
Il primo match tra rossoblù e bianconeri risale alla stagione ‘64/65: vinse il Cagliari 1-0, grazie al gol di un giovanissimo Riva. I sardi si ripeterono l’anno successivo, imponendosi per 2-1 (Visentin e Rizzo per i padroni di casa, Traspedini per gli ospiti). Altro successo, per 2-0, si registrò nel campionato ‘67/68 (Greatti e Rizzo).
Il 9 marzo 1969 giunse la prima vittoria juventina all’Amsicora, 1-0: autore della rete decisiva fu Pietro Anastasi, che vinse così il duello a distanza con Gigi Riva, suo partner in Nazionale nella notte che li vide protagonisti e marcatori decisivi qualche mese prima, nella finale contro la Jugoslavia, valevole per la conquista dell’Europeo del 1968.
L’anno dello scudetto, così come quello successivo, padroni di casa e ospiti si spartirono la posta in palio, pareggiando 1-1: nel ‘69/70 gol di Domenghini per i rossoblù e del sardo Cuccureddu per i bianconeri. I sardi si imposero ancora per 2-1 nella stagione ‘71/72: il solito Domenghini per il vantaggio, pareggio di Bettega e rete decisiva di Gori.
L’anno successivo fu invece vittoria bianconera: match-winner fu Josè Altafini, che approfittò di un clamoroso errore di Comunardo Niccolai, famoso per le sue “splendide” autoreti. I bianconeri, dopo una vittoria e un pareggio rossoblù, si ripeterono nel campionato ‘75/76: 0-1 grazie al gol dell’ex Bobo Gori, il quale militò nel Cagliari dello scudetto.
Ancora Cagliari nel marzo 1980: i padroni di casa vinsero sempre per 2-1, con Selvaggi e Bellini che rimontarono il vantaggio di Bettega. Dopodiché, tra sconfitte, pareggi e tanta serie cadetta, i rossoblù tornarono al successo il 22 gennaio 1995, ottenendo peraltro la vittoria in assoluto più larga contro i bianconeri: un sonoro 3-0, che vide come marcatori Oliveira (rigore), Dely Valdes e Roberto Muzzi. Dopo due pareggi, entrambi senza reti, i sardi sconfissero ancora la Juve per 1-0, nella stagione ‘98/99, con rete di Berretta.
Nel corso degli ultimi 10 anni il Cagliari è riuscito a vincere una sola volta, il 29 novembre 2009. Nenè fece urlare gli oltre 20.000 del Sant’Elia con un missile terra-aria che si insaccò all’incrocio. Il raddoppio venne firmato da Matri, dopo un dribbling umiliante al Campione del Mondo Cannavaro.
Si ricordano con piacere anche i due pareggi, entrambi per 1-1. Il primo nel 2004/2005: costretto ad inseguire dopo il vantaggio di Emerson, il Cagliari riuscì a trovare il pareggio quasi allo scadere. Su un cross di Brambilla, un piccolo gigante in mezzo all’aria volò in cielo, più in alto di Zebina e Thuram, indirizzò il pallone là dove Buffon non poteva arrivarci, e insaccò. Era un certo Gianfranco Zola, che fece esplodere di gioia il pubblico allo stadio e a casa. Il secondo l’anno successivo: firmò il vantaggio Suazo su rigore, poi un super Chimenti parò un rigore a Del Piero, ma Cannavaro allo scadere siglò la rete del pareggio. Non mancarono le polemiche.
Le ultime quattro stagioni hanno fruttato altrettante vittorie bianconere. Mattatore quattro e tre anni fa fu Alessandro Matri. Emblematica la partita del 5 febbraio 2011: dopo aver indossato fino a qualche giorno prima la maglia rossoblù, l’attaccante, passato nelle battute finali di calciomercato alla Juventus, siglò una doppietta alla sua ex squadra. Gli ospiti vinsero 1-3 (terzo gol di Luca Toni).
Nel 2011/2012 Trieste fu il teatro della conquista dello scudetto bianconero, con gli “ospiti” che vinsero per 2-0, grazie alla rete di Vucinic e all’autogol di Canini. La stagione successiva le polemiche pre-gara circa il rifiuto della Juventus per spostare il luogo della partita, che la Lega aveva già stabilito essere Parma e non Is Arenas, infuocarono la vigilia. La partita vide il Cagliari restare in vantaggio per oltre 70 minuti, in virtù del rigore siglato da Pinilla, e venne perduta (anche a causa di discutibili scelte arbitrali) per 3-1 solo nel finale, con i gol dell’ex Matri (doppietta) e di Vucinic.
Lo scorso gennaio, in un Sant’Elia desolatamente vuoto (nemmeno 5.000 spettatori), furono i rossoblù a sbloccare il match grazie ancora una volta a Pinilla, ma poi subirono la rimonta bianconera, con la complicità della “meteora” Adàn, bucato da un non irresistibile tiro di Marchisio da oltre 30 metri, che andò a raddoppiare il pareggio firmato Llorente. Chiusero la gara ancora Llorente e Lichtsteiner.
Stasera non ci sarà tempo per pensare al notevole divario tecnico tra le due squadre: contro una Juventus (quasi) invulnerabile, occorreranno grinta e cuore per cercare di strappare un risultato prezioso.