Quando il Cagliari affronta il Napoli non può essere mai una partita come le altre. Non ci addentreremo, però, in questioni inerenti i rapporti tra le due tifoserie. Sono 33 i precedenti in A e B tra le due compagini. Bilancio nettamente in favore dei partenopei, con 20 vittorie, a fronte di 9 pareggi e appena 4 successi rossoblù. 51 gol siglati dal Napoli, 22 dal Cagliari.
Il primo match tra le due formazioni si disputò in cadetteria nel ‘63/64, e i padroni di casa fecero bottino pieno (2-1); nella stagione ‘65/66, in Serie A, furono ancora gli azzurri ad imporsi col punteggio di 2-0 (Bean e Altafini, entrambi su rigore). Vittorie replicate anche i tre anni successivi.
Il primo successo rossoblù giunse nel campionato dello storico tricolore. Un Gigi Riva a mezzo servizio (giocò infatti con la febbre) riuscì comunque a timbrare le due reti che regalarono la vittoria alla formazione sarda.
Nel ‘72/73 il primo pareggio, per 1-1 (di Riva e Ferradini i gol). La più larga vittoria giunse nel ‘74/75: fu un sonoro 5-0 (Juliano e doppiette di Braglia e Clerici). Dopo uno 0-0 nella stagione ‘79/80, l’inizio del nuovo decennio fu caratterizzato dai successi azzurri.
Nel settembre 1990 la matricola sarda guidata da Ranieri, che si sarebbe resa protagonista di una entusiasmante corsa salvezza, violò per la seconda volta nella sua storia il San Paolo, in una delle rare vittorie del girone d’andata, con il punteggio di 1-2 (vantaggio di Rocco, pari di Careca su rigore e autorete di Corradini).
Dopo due successi dei padroni di casa, il più largo per 4-0 (due gol di Careca, Francini e rigore di Padovano), il Cagliari riuscì nuovamente a imporsi nel ‘93/94, con il solito 1-2: decisiva la doppietta di Oliveira; inutile il momentaneo pari su rigore dell’ex Fonseca.
L’anno successivo fu pareggio, 1-1 (Cruz e Muzzi), così come le due stagioni seguenti: prima uno scialbo 0-0, poi ancora 1-1 (Esposito su rigore e il “cobra” Tovalieri): era il ‘96/97, che si concluse nell’amara retrocessione dei rossoblù maturata proprio al San Paolo, contro il Piacenza.
Le formazioni si sarebbero incontrate nuovamente in Serie B: 0-0 e poi due vittorie partenopee. In massima serie, nella partita inaugurale del campionato 2007/2008, il Cagliari conquistò una sorprendente vittoria, ultima peraltro in terra campana, grazie alle reti di Matri e Foggia su rigore.
La stagione seguente il pareggio venne ottenuto all’ultimo istante. Ci pensò il solito Conti, zittendo il pubblico di casa e replicando la rete della stagione precedente al Sant’Elia, che diede il là ad una storica ed incredibile rincorsa salvezza. La partita terminò 2-2 (Hamsik, Lopez, Lavezzi e al 5’ di recupero Conti).
Le ultime quattro gare al San Paolo raccontano di altrettante sconfitte. Nel marzo 2011 il Napoli si impose 2-1 (doppietta di Cavani e inutile gol di Acquafresca); poi una storica tripletta di Larrivey non fu sufficiente nemmeno a raggiungere il pari: il match si concluse col risultato tennistico di 6-3 (le reti napoletane portarono la firma di Hamsik, Cannavaro, Lavezzi, Gargano e Maggio, oltre all’autogol di Astori).
Due anni fa una partita destinata al pareggio fu risolta da un gran tiro di Insigne, leggermente deviato, che si insaccò inesorabilmente alle spalle di Agazzi. L’incontro terminò 3-2, e a nulla servirono le “magie” di Ibarbo e Sau, intervallate dall’ennesimo autogol di Astori e dalla rete di Cavani. E lo scorso campionato fu ancora vittoria azzurra, con un secco 3-0 (rigore di Mertens, Pandev e Dzemaili).
Domenica un Napoli in netta ripresa ma con importanti defezioni, su tutte Insigne e Mertens, ospiterà un Cagliari desideroso dell’ennesimo “colpaccio” in casa di una grande. Impossibile fare pronostici, con Zeman in panchina tutto può succedere.