Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Riva-gol, Magix Box e l’ultimo successo agrodolce: i precedenti tra Cagliari e Juventus

I precedenti tra rossoblù e bianconeri in terra sarda

Condividi su:

Domani sera il Cagliari ospiterà la Juventus ferita a causa dell’eliminazione dalla Champions League. Sono 39 gli incontri finora disputati tra le due squadre, tutti nella massima serie. I padroni di casa hanno vinto 10 volte, uscendo sconfitti in 17 occasioni. 12 invece i pareggi. 33 i gol segnati dai rossoblù, 43 dai bianconeri.

Il primo match tra rossoblù e bianconeri risale alla stagione ‘64/65: vinse il Cagliari 1-0, grazie al gol di un giovanissimo Riva. I sardi si ripeterono l’anno successivo, imponendosi per 2-1 (Visentin e Rizzo per i padroni di casa, Traspedini per gli ospiti). Altro successo, per 2-0, si registrò nel campionato ‘67/68 (marcature di Greatti e Rizzo).

Il 9 marzo 1969 giunse la prima vittoria juventina all’Amsicora, 1-0: autore della rete decisiva fu Pietro Anastasi, che vinse così il duello a distanza con Gigi Riva, suo partner in Nazionale nella notte che li vide protagonisti e marcatori decisivi qualche mese prima, nella finale contro la Jugoslavia, valevole per la conquista dell’Europeo del 1968.

L’anno dello scudetto, così come quello successivo, padroni di casa e ospiti si spartirono la posta in palio, pareggiando 1-1: gol di Domenghini per i rossoblù e del sardo Cuccureddu per i bianconeri. I sardi si imposero ancora per 2-1 nella stagione ‘71/72: il solito Domenghini per il vantaggio, pareggio di Bettega e rete decisiva di Gori, al 90’, dopo una papera del portiere avversario Carmignani.

L’anno successivo fu invece vittoria bianconera: match-winner fu Josè Altafini, che profittò di un clamoroso errore di Comunardo Niccolai, famoso per le sue “splendide” autoreti. I bianconeri, dopo una vittoria rossoblù (Gori e Riva) e un pareggio, si ripeterono nel campionato ‘75/’76: 0-1 grazie al gol dell’ex Bobo Gori.

Ancora Cagliari nel marzo 1980: i padroni di casa vinsero 2-1, con Selvaggi e Bellini che rimontarono il vantaggio di Bettega.

Nell’82/83, a un match dalla fine della stagione, un pareggio sarebbe andato bene a entrambe le squadre. Aprì le marcature la compagine sarda con Piras, subendo nel secondo tempo la rimonta con Boniek e Platini. Quella sconfitta condusse gli isolani verso la serie cadetta, dopo la drammatica gara di Ascoli.

Dopo tre pareggi e una debaclé, i rossoblù tornarono al successo il 22 gennaio 1995, ottenendo peraltro la vittoria in assoluto più larga contro i bianconeri: un sonoro 3-0, che vide come marcatori Oliveira (rigore), Dely Valdes e Roberto Muzzi (anch’egli su rigore).

In seguito a due pareggi, entrambi senza reti, i sardi sconfissero ancora la Juve per 1-0, nella stagione ‘98/99, con rete di Berretta.

Malcontento rossoblù alla seconda giornata del 1999/2000: vistasi annullare un regolarissimo gol marcato da Oliveira, la compagine isolana perse per l’1-0 firmato Conte.

Pari nel campionato 2004/2005: costretto ad inseguire dopo il vantaggio di Emerson, il Cagliari riuscì a trovare il pareggio quasi allo scadere. Su un cross di Brambilla, un piccolo gigante in mezzo all’aria volò in cielo, più in alto di Zebina e Thuram, indirizzò il pallone là dove Buffon non poteva arrivarci, e insaccò. Era un certo Gianfranco Zola, che fece esplodere di gioia il pubblico allo stadio e a casa.

L’anno successivo Suazo firmò il vantaggio su rigore, poi un super Chimenti parò un altro tiro dagli 11 metri a Del Piero, ma Cannavaro allo scadere siglò la rete del pareggio. Non mancarono le polemiche.

Ritorno alla vittoria il 29 novembre 2009: Nenè fece urlare gli oltre 20.000 del Sant’Elia con un missile terra-aria che si insaccò all’incrocio. Il raddoppio venne firmato da Matri, dopo un dribbling umiliante al Campione del Mondo Cannavaro.

Il 5 febbraio 2011, dopo aver indossato fino a qualche giorno prima la maglia rossoblù, Alessandro Matri, passato nelle battute finali di calciomercato alla Juventus, siglò una doppietta alla sua ex squadra. Gli ospiti vinsero 1-3 (terzo gol di Luca Toni); inutile rete di Acquafresca.

Trieste, nel 2011/2012, fu teatro della conquista dello scudetto bianconero, con gli “ospiti” (anche se con più tifosi al seguito di quelli che, almeno in teoria, sarebbero dovuti essere i padroni di casa) che vinsero per 2-0, grazie alle reti di Vucinic e all’autogol di Canini.

Nel dicembre 2012 le polemiche pre-gara circa il rifiuto della Juventus di spostare il luogo della partita, che la Lega aveva già stabilito essere Parma e non Is Arenas, infuocarono la vigilia. La gara vide il Cagliari restare in vantaggio per oltre 70 minuti, in virtù del rigore siglato da Pinilla, e venne perduta (anche a causa di discutibili scelte arbitrali) per 3-1 solo nel finale, con i gol dell’ex Matri (doppietta) e di Vucinic.

Ancora Pinilla illuse i sardi nel gennaio 2014, poi i bianconeri dilagarono con Llorente (doppietta), Marchisio e Lichtsteiner.

Nel 2014/15 Tevez, Vidal e Llorente chiusero i conti: gol della bandiera di Rossettini.

Nel 2016/17 ancora imposizione della Juventus: 2-0 con doppietta di Higuain. La stagione seguente nuovo successo ospite grazie a Bernardeschi, in una gara parecchio contestata per uno scorretto utilizzo del VAR.

Due campionati fa 2-0 bianconero con Bonucci e Kean. La scorsa stagione, invece, vittoria rossoblù agrodolce dopo una prima parte di torneo condotta con il sogno Europa, poi svanito nel nulla: a regalare i tre punti il baby Gagliano e Simeone.

Condividi su:

Seguici su Facebook