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Dal giovanissimo Riva a Brugnera “matador”, da Piras a Matteoli, da Suazo a Matri

Il racconto dei precedenti in Serie A tra rossoblù e biancocelesti in terra sarda

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Il Cagliari domenica ospiterà la Lazio, per l’ennesima volta (ma non ci stancheremo mai di ripeterlo) in un Sant’Elia semi-deserto.
Sono 28 i precedenti tra rossoblù e biancocelesti in massima serie in terra sarda: il Cagliari è riuscito a imporsi 10 volte, la Lazio 9; altrettanti i pareggi. 26 i gol segnati dai padroni di casa, 24 dagli ospiti.

Fu nella stagione ‘64/65 che le due formazioni si incontrarono per la prima volta: all’Amsicora il Cagliari ottenne la vittoria con un secco 3-0, in virtù delle reti di Martiradonna, Cappellaro e di un giovanissimo Riva.

La stagione successiva ancora 3-0: i gol portarono la firma di Greatti e Riva (doppietta) . Nel ’66/67 ancora successo rossoblù, per 1-0 (Nenè).
Le due compagini si incontrarono di nuovo nella stagione dello scudetto sardo. Ancora 1-0 (rete di Brugnera). La stagione successiva fu sempre vittoria da parte dei padroni di casa, stavolta per 2-1 (Domenghini e di nuovo Brugnera; rete ospite di Chinaglia a partita ormai conclusa).

Nel ‘72/73 giunse il primo successo biancoceleste, per 0-1. Il gol portò la firma di Garlaschelli. I laziali si confermarono anche l’anno successivo (Chinaglia). A seguito di un pareggio, per 1-1 (vantaggio di Garlaschelli e rete di Niccolai, in questa circostanza nella porta corretta!), nel ‘75/76 si imposero nuovamente i sardi: 2-1 (Piras e Virdis; Wilson per gli ospiti).

Dopo il pareggio, 1-1, nel febbraio 1980 (vantaggio sardo di Briaschi e pari di Giordano), si dovette attendere dieci anni per rivedere una sfida tra le due squadre. Nella stagione ‘90/91, quella del ritorno in A del Cagliari con Ranieri alla guida, la Lazio violò il Sant’Elia grazie all’autorete di Gianluca Festa.
Occorrerà il ’93 per ammirare un nuovo, largo successo rossoblù: un sonoro 4-1. Le reti portarono la firma di Matteoli (rigore), Cappioli, Dely Valdes e Oliveira; gol della bandiera di Cravero su rigore. Nel settembre ’95 furono ancora i biancocelesti a imporsi, sempre con per un solo gol (Signori).

Gli anni ’90 si chiusero con tre pareggi, tutti a reti inviolate. Nel 2004/2005 la compagine capitanata da Gianfranco Zola impattò ancora il pari (1-1: vantaggio di Esposito e pareggio nel recupero firmato Siviglia), così come la stagione successiva, sempre per 1-1: Suazo e ancora la “bestia nera” Siviglia.

Nel 2006 la Lazio portò a casa l’intera posta: 0-2 (Cribari e Rocchi), mentre nel 2007/2008 fu il Cagliari a vincere: in piena rincorsa per raggiungere una miracolosa salvezza, i rossoblù, con l’uomo in meno, segnarono nei minuti finali la rete dell’1-0, grazie al colpo di testa di Alessandro Matri.

Il debutto di Allegri sulla panchina rossoblù, l’anno successivo, non fu fortunato. In un caldo pomeriggio di fine agosto il Cagliari sbloccò la partita con Larrivey, venendo poi affossato dagli ospiti (doppietta di Zarate, Foggia e Pandev).

Dopo un altro successo laziale, stavolta per 0-2 (Rocchi e Floccari), nel febbraio 2011 i sardi riuscirono a conquistare una nuova vittoria: 1-0 (autorete di Dias).

Nel 2011/2012 fu disfatta al Sant’Elia. Gli ospiti affossarono i rossoblù con un secco 0-3. Di Lulic, Klose e Rocchi le reti.

Lo scorso anno Cagliari-Lazio, invece, concluse una stagione oramai definita per entrambe le compagini. Il Cagliari era salvo, la Lazio già con il biglietto per l’Europa League.

In un Nereo Rocco quasi deserto i “padroni di casa” (anche se dire così è un eufemismo) si impadronirono della posta, grazie al gol di Daniele Dessena.

Domenica la Lazio, reduce dalla sconfitta casalinga per mano dell’Atalanta, cercherà il riscatto. Ma il Cagliari, che proverà a proseguire il filotto di risultati utili, non farà sconti.

Serve una vittoria per mettere una seria ipoteca sulla salvezza.

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