È un Bari che vola sulle ali di un entusiasmo derivante dai risultati ottenuti sul campo, ma anche e soprattutto da ciò che riguarda direttamente la società e l’arrivo di capitali esteri. La squadra pugliese non perde dal 5 marzo e come dichiarato dal tecnico Camplone farà di tutto al fine di rovinare la festa alla formazione rossoblù, a cui manca un solo punto per brindare alla matematica promozione in serie A. Tuttavia nelle ultime due gare con Modena e Perugia, sulla carta abbordabili, i biancorossi sono riusciti a conquistare la miseria di due punti; un bottino insufficiente per una squadra ambisce la ritorno in A, che non ha consentito di avere una distacco ancora minore nei confronti della prossima avversaria che occupa il secondo posto, valevole la promozione diretta.
Tutto o quasi confermato in casa pugliese, infatti l'undici che scenderà in campo contro i ragazzi allenati da Rastelli è praticamente deciso, In avanti, oltre ai soliti tre, il tecnico abruzzese potrà contare nuovamente su De Luca e Boateng. Nessun problema per Dezi, ristabilito completamente dopo l'attacco febbrile dei giorni scorsi, mentre perdurano le assenze degli infortunati Contini, Minala, Cissokho e Gentsoglou. Gli unici due dubbi sono legati alla presenza, o meno, di Defendi e De Luca. Il primo potrebbe essere impiegato come terzino piuttosto che come centrocampista scalzando così Donkor dalla formazione titolare. Il secondo, invece, dovrebbe essere schierato nel reparto avanzato a scapito di Sansone.
Camplone schiera i suoi con un 4-3-3 che vede tra i pali il giovane Micai; Donkor, Di Cesare, Tonucci e Gemiti andranno a comporre la difesa; Valiani, Romizi e Dezi in mediana; mentre Rosina, Sansone o De Luca e Maniero saranno tre che faranno parte di un attacco che ha diverse armi per fare male alla retroguardia isolana.
Una partita quella del “San Nicola” che potrebbe regalare la tanto agognata serie A ad un Cagliari che nell’ultimo periodo ha fatto di tutto per complicarsi la vita. Il Bari dal canto suo sembra determinato ad arrivare alla corsa finale dei play-off da terzo in classifica, in modo da poter sfruttare lo slancio psicologico che una vittoria prestigiosa può regalare.