Un Modena reduce da due pareggi consecutivi, entrambi con il risultato di 1-1, si appresta a fare visita al Cagliari che tra le mura amiche non ha finora mai perso.
Per mister Crespo le buone notizie arrivano dall’infermeria: sono sulla via del recupero sia Galloppa che Granoche. La loro presenza domani in campo però non è sicura, tutto dipende da quanto il mister argentino vorrà rischiare il loro impiego. Ciò che è certo è che il “Diablo” in attacco serve eccome per una squadra che vede il proprio reparto avanzato tra i meno prolifici della serie B: solo 8 reti all’attivo, poiché i vari Stanco e Sowe, che finora si sono alternati in sostituzione di Granoche, hanno messo a segno la miseria di 2 reti.
Anche Galloppa a centrocampo darebbe quella stabilità e quella classe che in sua assenza è venuta in parte a mancare; con lui in regia la manovra avrebbe una maggiore fluidità e il reparto un interprete di indiscussa personalità. Il “Valdanito” può comunque contare sulla generosità di Nizzetto, sull’ex rossoblù Giorico e sull’esperienza di Belingheri, nella speranza che quest’ultimo torni ai suoi livelli dopo le ultime apparizioni in cui non ha esattamente brillato.
Passando alla difesa, si può tranquillamente affermare come questo sia il reparto che dà più sicurezza, escludendo qualche occasionale sbavatura. La retroguardia, che vede i due centrali come Marzoratti e Cionek sicuri titolari, vanta un Rubin in forma straordinaria, capace di andare in gol nella partita contro il Como, mentre acquista sempre più fiducia e sicurezza il rumeno Popescu, che a soli 22 anni si sta dimostrando una valida pedina per mister Crespo.
Tra i pali invece la spunterà su Manfredini ancora una volta il talentino Provedel: il 21enne è stato oggetto di critiche e discussioni, ma non può essere una svista a determinare il suo valore e a far dimenticare le buone prestazioni garantite fino ad oggi.
Crespo non ha un modulo predefinito: varia spesso schierandosi a tre o a quattro in difesa; l’unica certezza è rappresentata dal reparto avanzato, dove la punta centrale è supportata da due ali che hanno il compito di sacrificarsi svolgendo entrambe le fasi.
Ancora una volta il Cagliari si appresta ad affrontare un avversario inferiore e con ben poche individualità in grado di fare la differenza; ai fini del risultato finale saranno fondamentali gli atteggiamenti che le due compagini metteranno in essere sul campo da gioco. In caso di barricate dei padroni di casa, per il Cagliari si preannuncia la classica partita ostica, dove ogni minima occasione dovrà essere capitalizzata.