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Poco spettacolo, massima efficacia

Nonostante una rosa modesta il Chievo ha da tempo centrato la salvezza

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Il Chievo ha nel modulo, l’arma tattica che le sta consentendo di conquistare l’ennesima salvezza della sua incredibile storia. Un 4-4-2 non certo equiparabile a quello di Del Neri del Chievo dei miracoli dove le ali sfornavano inserimenti e suggerimenti per le punte a ripetizione; infatti quello attuale prevede un centrocampo compatto abilissimo nell’aggredire il gioco avversario, filosofia di gioco che permette di ripartire, sfruttando al massimo il contropiede.

È obiettivamente molto difficile individuare il nome di un giocatore che spicchi sui compagni, il collettivo insieme alla guida di Maran sono la vera forza di un gruppo che ottimizza al massimo le poche reti che riesce a segnare; il Chievo è la formazione della serie A 2014/15 che ha mandato in rete meno giocatori: appena 8 in 32 partite. Il peggior attacco dell’intero campionato (24 reti), passa in secondo piano di fronte ad una delle difese meno battute (33 reti), dove risaltano elementi come Dainelli, Gamberini e Frey dotati di grande esperienza.

Paloschi in attacco ha raggiunto quota 8 reti, insieme a Meggiorini autore di una rete al Sant’Elia, formerà la coppia d’attacco, mentre il capitano di tante battaglie Pellissier godrà di un turno di riposo.

Negli ultimi 17 turni di campionato la porta rossoblu è sempre stata violata, per un totale di 36 reti al passivo: quale miglior occasione per concedere una giornata senza problemi a Brkic? Infine se si esclude una vittoria in Coppa Italia nella stagione 1996/97, il Cagliari non ha mai espugnato il “Bentegodi” sponda Chievo.

Probabile formazione(4-4-2): Bizzarri, Schelotto, Gamberini, Cesar, Frey, Birsa, Radovanovic, Izco, Hetemaj, Paloschi, Meggiorini.

Indisponibili: Mattiello, Zukanovic.

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