16 Marzo 2015, allo Stadio Olimpico di Torino viene registrata una presenza aliena. L'extraterrestre non è verde e non viene da un pianeta lontano, si chiama Felipe Anderson e viene dal Brasile. Quel giorno Torino-Lazio finisce 0-2, finisce così perché lo decide lui, il sudamericano che quel giorno sceglie di fare il fenomeno e, sfortunatamente per i granata, ci riesce, spaccando la partita e tramortendo i piemontesi.

Probabilmente uno degli acquisti più azzeccati della gestione Lotito, pagato 9 milioni nell'estate del 2013, oggi vale almeno il triplo. Uno dei migliori giocatori, sin qui, della stagione di Serie A in corso, tanto che i biancocelesti, per scongiurare ogni assalto estivo di emiri e petrolieri, gli ha fatto mettere nero su bianco un rinnovo del contratto sino al 2020 nella giornata di mercoledì.

Trequartista o ala, è un giocatore completo: veloce, abile nel dribbling, grande tecnica anche al tiro, a volte ricorda, in termini ridotti, Cristiano Ronaldo. I tifosi della Lazio e il suo presidente se lo coccolano, lui che quest'anno ha già realizzato undici gol complessivi (9 in campionato) e servito 8 assist (7 in campionato).

Un autentico fuoriclasse esploso quest'anno, i difensori rossoblù dovranno marcarlo stretto perché in campo aperto può diventare devastante e le squadre di Zeman tendono a lasciare grossi spazi. 

Intanto, attento Cagliari: Felipe Anderson ha puntato il mirino contro di te!