Dopo circa due anni passati a predicare pazienza e a ricordare a tutti dell'esistenza del Fair Play Finanziario, Erick Thohir ha capito, durante il gennaio appena passato, che il calcio italiano non può aspettare, non cede al business, è frenetico e famelico di risultati tangibili.
Ha messo mano al portafoglio e ha regalato a Mancini un pezzo da 90 del mercato internazionale: Xherdan Shaqiri, kosovaro naturalizzato svizzero. Circa 15 milioni sborsati per cambiare le sorti di una stagione fino a quel momento disastrosa. Il "Messi delle Alpi" (viene chiamato spesso così) ha subito fatto capire di che pasta sia fatto, facendo cambiare marcia ad una squadra di zombie, trasformandone il potenziale offensivo.
Mancini gli ha dato le chiavi della squadra, posizionandolo dietro ad Icardi con cui ha già sviluppato un'ottima intesa. Può dunque sorridere Thohir, che sarà sicuramente conscio di aver eseguito un'ottima operazione considerando che, all'età di 23 anni, Shaqiri ha ancora margini di miglioramento esponenziali.
Ed ecco che il Cagliari affronta i nerazzurri nel loro momento migliore, dove stanno trovando un equlibrio, una logica. Forse perchè hanno trovato Shaqiri e chi trova Shaqiri trova un tesoro.