Giusto il tempo per un'altra infornata di casi di Covid19, il contagio di Cristiano I di Portogallo, e la pausa per le nazionali si è conclusa (finalmente, direbbero i maligni). Ora per il Cagliari è tempo di re-inseguire la prima vittoria del campionato, ripartendo dalla trasferta di Torino – sponda granata – dove Di Francesco, guarda caso, affronterà un Giampaolo ancora all'asciutto (seppur con una gara in meno disputata). Eppure i piemontesi appaiono ancora indietro, con poche idee e confuse e la lotta senza regime di Belotti che oggettivamente non può bastare per gli ambiziosi progetti del patron Cairo. Il mercato non ha regalato gli innesti che era lecito attendersi ad inizio sessione, con Giampaolo che non ha ottenuto quel regista cruciale per il suo affezionatissimo rombo.
Per tutta la durata della campagna acquisti il Toro ha cullato il sogno Torreira, salvo doversi arrendere con la cessione dell'ex Sampdoria all'Atletico Madrid di Simeone. Il colpaccio sfumato non è stato compensato da nessun acquisto di pregio, anzi, i granata hanno salutato Berenguer negli ultimi giorni del calciomercato, col trequartista basco accasatosi al “suo” Athletic Club, a Bilbao. Al suo posto è arrivato Gojak, 23enne bosniaco di talento che – senza alcun timore reverenziale – ha scelto la 10 granata. Nell'attesa che il nuovo volto si ambienti e si adatti ai dettami di Giampaolo, servirà il miglior Verdi, attualmente l'ombra del giocatore che è stato – e che probabilmente tutt'ora è. Perlomeno son state rinnovate le corsie di difesa, con l'interessantissimo Vojvoda sulla destra e l'esperto Ricardo Rodriguez sull'out mancino. Incuriosisce anche Bonazzoli, arrivato quasi sul gong e chiamato alla definitiva consacrazione dopo l'ottimo post-lockdown alla Samp, e Linetty, pupillo di Giampaolo in blucerchiato.
Probabile formazione (4-3-1-2): Sirigu; Vojvoda, Bremer, N'Koulou, Rodriguez; Meite, Rincon, Linetty; Verdi; Belotti, Zaza. All.Giampaolo