Un posto al sole sudato e guadagnato, ottenuto e cementificato. È il capolavoro senza fine dell'Atalanta di Gasperini, diventata – come d'incanto – una big del calcio italiano. La favola della Dea inizia, di fatto, nella stagione 2016-17, quando un contagiante gruppo di giovani (tra Conti, Kessie, Caldara, Gagliardini ecc..) uniti all'estro di un illegale Papu Gomez, conquista un surreale quarto posto. Da quell'annata irreplicabile (?) i bergamaschi hanno costruito i loro successi, riuscendo ad evitare il comunissimo fenomeno del “one season wonder” e creando le basi per consolidamento della propria posizione. Merito di un allenatore che ha elaborato un meccanismo quasi perfetto, certo, ma merito anche di una società che da anni non sbaglia un colpo, tra Zapata, Ilicic, Gosens o Malinovskyi.
L'Atalanta di oggi è una delle nuove sette sorelle del calcio italiano e, con la mancata qualificazione in semifinale di Champions dell'anno scorso (sfumata a tempo scaduto contro un fortunatissimo PSG) oggi la Dea è una realtà internazionale. La macchina da gol non sembra conoscere pause di riflessione, e il nuovo anno si è aperto esattamente come il Papu e compagni avevano concluso il vecchio: segnando e vincendo. Otto gol nelle prime due apparizioni, una masterclass alla Lazio di Inzaghi e un'ambizione che sembra essere finalmente pronta ad alzare l'asticella e puntare al bottino grosso: lo Scudetto. Quest'anno, infatti, Percassi ha messo nuovamente mano al portafoglio ampliando la rosa a disposizione di Gasperini, regalando ricambi di lusso (o extralusso) in attacco, tra Miranchuk e Lammers, e importanti innesti in difesa (Romero e De Paoli su tutti).
Inoltre, la forza di non cedere i pezzi pregiati (Castagne unico addio “eccellente”, ma il belga non era neanche più un titolare): ora i nerazzurri sanno di essere pronti. Forse servirebbe ancora un difensore di spessore internazionale, ma se Ilicic dovesse tornare ai suoi livelli (è appena tornato ad allenarsi dopo aver sofferto di una pesante depressione) e il resto della rosa dovesse confermarsi ai suoi livelli, forse la favola Atalanta è pronta al suo lieto fine.
Probabile formazione (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Palomino, Romero; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez, Muriel; Zapata. All.Gasperini