Quella che il Cagliari si troverà di fronte domani sarà un Fiorentina in cerca di sé stessa. Una squadra in teoria piena zeppa di talento, avvistato però solo ad intermittenza. Non è un caso che i viola, partiti con l'obiettivo dichiarato dell'accesso all'Europa, per ora si siano dovuti accontentare di un misero tredicesimo posto. Il vero Chiesa non si è quasi mai visto, e dopo l'annata da predestinato della passata stagione il figlio d'arte ha vissuto una preoccupante involuzione, culminata con la panchina punitiva della scorsa giornata. Alla base del mancato salto di qualità uno stile di gioco un po' troppo anarchico, che spesso lo porta a preferire la giocata individuale a scapito del dialogo.
Eppure gli esempi in squadra di certo non gli sono mancati: l'innesto di Ribery, autentica gemma del mercato estivo, ha innalzato esponenzialmente il tasso tecnico della squadra, ma il francese (complice un brutto infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo da novembre a giugno) non ha potuto contribuire alla causa in modo adeguato. La pessima stagione della Fiorentina ha comunque fatto registrare qualche aspetto positivo da cui ripartire: due su tutti le scoperte di Vlahovic e Castrovilli, giovani talenti dal futuro assicurato che i viola hanno potuto ammirare nel corso dell'anno.
Il lavoro più difficile arriverà a fine campionato, quando i gigliati saranno chiamati a bloccare le insistenti voci di mercato che, giocoforza, si verranno a creare attorno ai suoi gioielli più preziosi. Voci che fin'ora hanno coinvolto anche la panchina di Iachini, decisamente in bilico e difficilmente confermabile per la prossima Serie A.
Probabile formazione (3-5-2): Terracciano; Caceres, Milenkovic, Igor; Lirola, Duncan, Pulgar, Castrovilli, Dalbert; Chiesa, Ribery. All.Iachini