Sull’onda dell’entusiasmo, poggiato sul sottile confine che lo separa dall’euforia, il Cagliari ospita l’Hellas Verona per la sesta giornata di campionato. Gli uomini di Juric sono una squadra piuttosto ostica, difficile da affrontare, di quelle che fanno giocar male l’avversario, in una sorta di Cholismo provinciale. Una prova evidente sono i gol subiti, appena quattro, che la rendono la seconda difesa meno battuta, dopo l’Inter e a pari merito con la Lazio. Sono reduci da un pareggio a reti bianche contro l’Udinese, in un match non portato a casa solo “per colpa” dei prodigiosi salvataggi del portiere bianconero Musso.
Eppure, nonostante l’ottima difesa, gli scaligeri faticano a decollare: colpa di un attacco con le polveri bagnate (solo tre gol realizzati) che non è ancora esploso. In questo senso sarà decisivo l’inserimento del nuovo acquisto del club di Setti, Mariusz Stepinski. Il bomber ex Chievo è un attaccante molto forte fisicamente, abile nel proteggere il pallone spalle alla porta, far salire la squadra e favorire gli inserimenti di incursori come Verre e Zaccagni.
Saranno loro a giostrare dietro al centravanti polacco, nel consueto 3-4-2-1 proposto dal tecnico ex Genoa e Crotone. In qualche modo la squadra rispecchia molto la personalità del suo tecnico, che anche da giocatore era estremamente generoso. Sulla grinta e la pressione forsennata Juric ha voluto costruire l’ossatura del suo Verona, e sino a questo momento la squadra ha dato risposte positive.
Una particolarità riguarda anche le nazionalità rappresentate: trattasi di una vera e propria multinazionale. Nell’undici che dovrebbe scendere in campo contro il Cagliari potrebbero esserci calciatori di ben otto nazioni diverse (Italia, Polonia, Serbia, Marocco, Kosovo, Albania, Portogallo e Germania).
Probabile formazione (3-4-2-1): Silvestri; Kumbulla, Rrhamani, Gunter; Faraoni, Amrabat, Miguel Veloso, Lazovic; Verre, Zaccagni; Stepinski. All.Juric