Alla vigilia del match tra Milan e Cagliari, il tecnico dei rossoneri Gennaro Gattuso ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa. Ecco le sue parole come riporta www.ilmilanista.it:
"I giocatori avevano sicuramente bisogno di riposarsi, di recuperare, alle volte è più importante questo che lavorare. Giocare in Coppa e in Supercoppa ci ha dato dei benefici, nei secondi tempi contro le squadre che avevano giocato meno gare di noi abbiamo sempre fatto la differenza. Domani ci giochiamo tantissimo, anche alla luce dei risultati di Roma e Lazio. Non sarà una partita facile.
I giocatori mi hanno dato tanto, questi ragazzi hanno la voglia e l'umiltà di imparare, la volontà si sacrificarsi e di provare cose nuove. La squadra ha reagito alle difficoltà , credono in me e nel mio staff
Dobbiamo essere bravi noi. E' vero che quando ci sono 50-60mila tifosi sei spinto, ma dobbiamo essere bravi a noi a trascinarli. In Serie A non ci sono partite facili, sta a noi trasformare il nostro stadio in una bolgia, con voglia, senso d'appartenenza e bel gioco.
Suso mi ha detto che faceva il terzino, ma per non prendere goal bisogna lavorare insieme. E' un problema mentale, ci siamo allenati e abbiamo la forza per fare questo tipo di calcio, ci vuole un po' di voglia e di sacrificio.
Milan adulto? Lo diranno le prossime 3-4 partite. Donnarumma? Ho sentito tante chiacchiere; ingiuste le critiche ad Alfredo, adesso c'è Fiori che lo sta allenando e Reina che lo sta aiutando tantissimo. Una figura come la sua è esemplare, con un altro si potrebbero fare tanti giochini; Reina lo aiuta a concentrarsi solo su quello che deve fare. Gigio ha grande fiducia nei suoi mezzi, deve continuare così.
Su Calhanoglu dico che non butto a mare i miei giocatori. In questo momento anche lui sa che può fare meglio, ci ha abituato a prestazioni totalmente differenti. Ci aspettiamo molto di più a livello tecnico, a livello balistico. Ho letto che la squadra si è ribellata perché Calhanoglu gioca sempre, ma non mi risulta. Faccio le scelte in buona fede, non regalo niente a nessuno.
Cutrone si mette a disposizione di tutti, due volte a settimana si ferma a lavorare mezz'ora in più per migliorare a livello personale. Ha il fuoco dentro, è cresciuto anche a livello mentale. Non pensa solo a sé stesso, ragiona col gruppo e da giocatore vero: l'ho visto cambiato. E' normale che gli brucia non giocare, ci sta che sia deluso, ma deve continuare a lavorare così. In questo momento non possiamo cambiare la strada che abbiamo intrapreso, anche se ogni allenamento ci alleniamo sulle due punte.
Abate se riesce ad imparare dei concetti può fare anche il difensore centrale, è merito suo se è riuscito ad esprimersi bene in questo ruolo. Quando c'è passione, c'è voglia si può sempre migliorare.
Bisogna sacrificarsi, i meriti del non prendere goal vanno dati alla squadra, non solo alla difesa. A qualcuno non piace, ma l'importante è questo: giocare da squadra, a tutto campo, correre, saper soffrire tutti insieme".