Ultimo match prima di Natale. Il Cagliari affronta la Lazio, quinta in classifica, per dimenticare in fretta la cocente delusione della sfida col Napoli. Stavolta si vola all’Olimpico, dagli uomini di Simone Inzaghi, una squadra che non sta vivendo un periodo molto semplice: i biancocelesti non vincono una gara ufficiale dall’8 di novembre, quando si imposero 2-1 sul Marsiglia in Europa League.
Da quel giorno due sconfitte in Europa, contro Apollon ed Eintracht Francoforte, e quattro pareggi consecutivi in Serie A, culminati poi con la sconfitta di lunedì scorso con l’Atalanta. Un filotto negativo che coincide con una stagione sin qui non esattamente esaltante.
La Lazio sta facendo i conti col clamoroso crollo delle prestazioni dei due grandi top player in rosa, Luis Alberto e Milinkovic-Savic, irriconoscibili rispetto alla passata stagione. Le sirene di mercato ed una condizione fisica non eccellente hanno allontanato i due assi di Inzaghi dai loro standard, abbassando nettamente il livello qualitativo della rosa a disposizione del tecnico.
Solo in parte la lacuna è stata colmata dall’acquisto estivo Correa, che si è inserito ottimamente nei meccanismi laziali e ha perfettamente sostituito Felipe Anderson nel roster biancoceleste. “El Tucu” è spesso utilizzato come pedina da inserire a gara in corso, quando i suoi strappi in velocità possono spaccare anche le partite più complesse.
Mantiene invece il suo ottimo rapporto col gol Immobile, con dieci centri già a referto in questo avvio di campionato che lo mettono sulla scia di Piatek e Ronaldo per il titolo di capocannoniere (sarebbe il bis).
L’obiettivo della Lazio era e resta il quarto posto, al momento lontano solo due punti. Più difficile rincorrere piazze più prestigiose, con l’Inter che è già scappata via. Al momento la situazione “europea” è di totale bagarre, con nove squadre in sette punti tra il quarto e il dodicesimo posto. Guarda caso al tredicesimo c’è il Cagliari, primo del terzo gruppone.