Hanno scalato la piramide, con grande fatica, con tanti sforzi, per poi precipitare dal penultimo gradino prima del vertice. Si può sintetizzare così l'impresa giallorossa, che ha davvero accarezzato il sogno di disputare una finale di Champions League a distanza di 24 anni dall'ultima volta.
Anche allora c'era il Liverpool. Anche allora la Roma tornò a casa, ferita, ma a testa alta. Certo, se andiamo ad analizzare la partita, alla Roma mancano due rigori clamorosi non segnalati dall'arbitro, che molto probabilmente avrebbero cambiato il destino dei capitolini. Ma, come ha detto Di Francesco, non serve recriminare sugli errori arbitrali. Anche perchè da questa esperienza la Roma ne esce più forte, più consapevole, più “europea”.
Ora però c'è il campionato. E c'è una qualificazione da conquistare a tre giornate dal termine. Dunque la trasferta di Cagliari può essere l'occasione per chiudere definitivamente i giochi, soprattutto se l'Inter (che giocherà a Udine contro una squadra alla ricerca disperata di punti salvezza) dovesse compiere dei passi falsi.
Ma davanti alla Roma c'è anche il Cagliari che ha vissuto forse la settimana più delicata della stagione. La società ha confermato Lopez, non senza qualche dubbio, ma lo spogliatoio è con il tecnico. La serie B, mai come prima, sembra attirare come una calamita il Cagliari che però, a prescidere dai limiti tecnici, venderà cara la pelle prima di retrocedere.
Insomma, Roma e Cagliari si giocano qualcosa. Il Cagliari non se la passa bene ma la Roma potrebbe arrivare in Sardegna scarica, dal punto di vista fisico e psicologico per la Champions. Si preannuncia comunque una gara avvincente e aperta, anche se i pronostici sulla carta parlano giallorosso.
Proprio perchè la Roma deve rifiatare dalle fatiche di Champions, non è escluso che Di Francesco possa far riposare qualche big, come Pellegrini, De Rossi e El Shaarawy. I giallorossi si dovrebbero schierare (l'assetto è il 4-3-3 “zemaniano”) con Allison in porta, Fazio e Manolas al centro della retroguardia, affiancati da Kolarov e Florenzi. In mezzo al campo Pellegrini e De Rossi sono in forte ballottaggio con Gerson e Gonalons, mentre il grande ex Nainggolan partirà dal 1'. In avanti, sicuri Dzeko e Under mentre El Sha potrebbe rifiatare. Nel caso è pronto Schick.