Fino a qualche settimana fa c'era la sensazione di poter fare di qualcosa di grandioso. La Lazio di Simone Inzaghi a fine gennaio si trovava a soli 7 punti dalla Juve e ad 8 dal Napoli. E staccava l'Inter di 3 punti e la Roma di 5. Poi, proprio sul più bello, proprio nel momento migliore della stagione, arriva quella flessione che non ti aspetti.
La Lazio non è più bella come prima. Non è più affamata come lo era nella prima parte di campionato. É piobata in una crisi di cui forse non si parla molto perché va a bilanciare ciò che di buono è stato fatto nel girone di andata. Ma i biancocelesti, nelle ultime 11 uscite, hanno vinto in 3 sole circostanze. Troppo poco.
Inoltre in questo mese e mezzo nero è arrivata un'eliminazione in semifinale di Coppa Italia, ai rigori, con il Milan. Ed è sfumato così un obbiettivo. Se poi aggiungiamo che la qualificazione in Europa League si è complicata, dopo il pareggio interno per 2-2 con la Dinamo Kiev, si potrebbe pensare ad una stagione compromessa.
Ma nulla è perduto. Tutt'altro. La Lazio è in piena corsa per la Champions e ciò era impronosticabile alla vigila del campionato. Si trova al quarto gradino della serie A, con 52 punti, a +1 dall'Inter (che però ha una gara in meno). Se la Lazio si trova lì, tra le grandi, molto lo deve a un certo Ciro Immobile che sta vivendo un'annata ai limiti dell'impossibile: 33 gol in 35 partite giocate, 23 in serie A. Ormai è un top-player ed è uno degli attaccanti più prolifici che ci sono in circolazione. Un buon contributo lo ha dato anche Milinkovic Savic e anche lui, come Immobile, è un predestinato. Il fatto che alterni ottime prestazioni a partite più opache fa di lui un gran giocatore ma non ancora il fuoriclasse di cui si parla tanto. Ma è giovane e ha tempo.
La partita con il Cagliari è il pretesto per scacciare via le streghe che hanno macchiato un'annata che tutto sommato rimane positiva. D'altro canto il Cagliari, come la Lazio, vive uno dei momenti più bui del campionato (e la squalifica di Joao Pedro complica ulteriormente le cose)
La Sardegna Arena, quindi, diventa uno snodo cruciale per la Lazio. Inzaghi, con ogni probabilità dovrebbe optare per un 3-5-2 ma potrebbe cambiare le carte in tavola a gara in corsa, passando a un 3-4-2-1. Strakosha difenderà la porta, i difensori dovrebbero essere Wallace, De Vrij e Radu. In mezzo al campo Lucas Leiva a costruire gioco insieme a Milinkovic e Parolo, con i due esterni che dovreebbero essere Basta e Lulic. In attacco la coppia Immobile-Luis Alberto.