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Dal sogno svanito a quello possibile: ecco il Napoli di Sarri

Avversario proibitivo per i rossoblù di Rastelli

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Anche quest'anno il sogno scudetto è svanito. Ma non senza troppi rimpianti, perché a volte i complimenti e i plausi valgono molto di più dei trofei. Ed è il caso del Napoli di Sarri, che quest'anno ha davvero incantato in Italia e in Europa per aver espresso un gioco esteticamente affascinate, spettacolare e innovativo.

Il calcio di Sarri può anche non arrivare primo in classifica che tanto verrà ricordato anche fra vent'anni, come vengono ricordate quelle correnti di pensiero che, come lo Zemanismo, il Sacchismo e il Trappattonismo, hanno rivoluzionato il calcio.

Sarri è stato bravo non soltanto perché è riuscito a trasmettere i suoi dogmi tattici alla squadra che li ha applicati alla perfezione. Il suo merito è stato quello di valorizzare al meglio gli elementi già presenti in rosa. Partendo ad esempio da Insigne, che quest'anno è stata la vera chiave tattica del Napoli. Lo scugnizzo, fresco di rinnovo, è diventato con Sarri forse l'esterno sinistro più forte della serie A. É vero, gioca più lontano dalla porta, ma costruisce la manovra partendo da dietro, risultando fondamentale e decisivo.

Poi c'è l'intuizione di Mertens “falso nueve”, studiata da Sarri ad inizio anno per trovare un'alternativa all'infortunio di Milik. Il fantasista belga si è trovato fin da subito a suo agio al centro dell'attacco partenopeo. E da fantasista è diventato il classico bomber d'area rigore. 22 gol in campionato, 5 in Champions, 1 in Coppa Italia. Numeri che fanno di Mertens uno degli attaccanti più prolifici d'Italia (e d'Europa).

Ma il Napoli non passa solo da Insigne e da Mertens. É un giocattolo ben costruito, che ha bisogno di tutti i pezzi per poter funzionare perfettamente. Ha bisogno delle diagonali senza palla di Callejon, degli inserimenti di Zielinski e Hamsik, della fantasia di Jorginho e Diawara, delle incursioni di Hysaj e Ghoulam e della forza fisica di Koulibaly e Albiol. 

Dopo la vittoria di San Siro contro l'Inter, il Napoli è ad 1 punto dalla Roma (che domenica ha subito una dolorosa sconfitta nel derby). Superare i giallorossi e concludere la stagione al secondo posto significa qualificarsi direttamente in Champion's senza la porta dei preliminari. Per questo la sfida con il Cagliari diventa per il Napoli molto importante.

La formazione che scenderà in campo (con il “Sarriano” 4-3-3) dovrebbe essere composta da Reina tra i pali, Albiol e Chiriches (che sostituisce lo squalificato Koulibaly) al centro della difesa, supportatati dai terzini Hysaj e Ghoulam. A centrocampo, Jorginho farà il regista, mentre gli interni dovrebbero essere Allan e Zielinski (mentre Hamsik partirà probabilmente dalla panchina perché non al meglio). Nessun dubbio, invece, per l'attacco che sarà guidato da Mertens, con Insigne e Callejon alle spalle del belga.

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