Si può cambiare la stagione nel giro di tre settimane? A quanto pare sì. E la Sampdoria di Marco Giampaolo ne è la dimostrazione. Lo scorso 21 gennaio i blucerchiati occupavano il sedicesimo posto della classifica (con 24 punti). Poi è successo qualcosa. È arrivata una vittoria inaspettata (ma meritata) con la Roma di Spalletti. E da quel momento la Samp non si è fermata più. A San Siro i blucerchiati hanno superato il Milan di Montella, esprimendo a tratti anche un buon calcio, e con il Bologna, proprio la settimana scorsa è arrivato un altro successo.
Tre vittorie consecutive, 33 punti e decimo posto in classifica. La Samp ha svoltato.
Giampaolo, con il suo 4-3-1-2, ha dato un’identità alla squadra. Una squadra fatta di tanti giovani, quasi a ripercorrere il modello Atalanta tanto citato in questo periodo. Ma a differenza dell’Atalanta, che punta più sulla valorizzazione di giovani italiani e cresciuti nella primavera, la Sampdoria sta scoprendo tanti giovani stranieri che potrebbero fare le fortune del club.
Praet, Schick, Torreira, Skriniar, Linetty. Giocatori che alla vigilia di questo campionato non conosceva quasi nessuno. Forse Praet godeva di più fama, ma solo perché la Sampdoria ha sborsato 10 milioni per avere il gioiellino belga dall’Anderlecht. Ora invece questi ragazzi, oltre a costituire la vera ossatura di questa squadra, valgono tanti milioni.
L’oggetto dei desideri è Patrick Schick, attaccante ceco del ’96. Non è titolare (anche perché davanti c’è un certo Muriel, capocannoniere dei doriani con 9 reti, e l’esperto Quagliarella), ma quando subentra a gara in corso segna sempre. In campionato è già andato a segno in sei occasioni, ma 5 gol sono arrivati entrando dalla panchina. Numeri importanti per un giocatore di vent’anni al primo anno di serie A. L’Inter, infatti se n’è accorta e potrebbe prenderlo a giugno.
Come ha fatto intendere Giampaolo, la Samp farà di tutto per centrare con i sardi la quarta vittoria consecutiva. Per farlo, punterà sul solito 4-3-1-2.
Viviano in porta, Bereszynski, Skriniar, Silvestre, Regini in difesa. Torreira farà il regista arretrato, affiancato dai due interni di centrocampo Barreto e Praet. Bruno Fernandes si muoverà tra le linee, alle spalle di Muriel e Quagliarella (in ballottaggio con lo scatenato Schick).