La 36^ giornata del campionato cadetto vedrà contrapposte il Cagliari di Massimo Rastelli e il Brescia guidato da Roberto Boscaglia. Entrambe le squadre hanno avuto allenatori in comune nel corso della loro storia. Il primo fu Arturo Silvestri; in seguito ci fu Massimo Giacomini, passando per Carlo Mazzone, Bruno Giorgi, Giuseppe Materazzi ed Edy Reja, per poi arrivare a Nedo Sonetti, Marco Giampaolo e Zdenek Zeman. Ma come sono state le loro esperienze con le rondinelle e i rossoblù?
ARTURO SILVESTRI
Nel 1961 arrivò sulla panchina rossoblù Arturo Silvestri. La sua avventura cagliaritana durò 5 anni. Il tecnico veneziano fu artefice di un vero e proprio miracolo sportivo. Nel 1962 guidò i sardi alla promozione dalla serie C alla B e nel 1964 si ripeté con la salita nella massima serie e conquistando nella stagione 1964-1965 un ottimo settimo posto. Nel 1968 venne nominato nuovo tecnico del Brescia e riesce a portare le rondinelle in serie A, salvo poi essere esonerato nella stagione seguente.
MASSIMO GIACOMINI
Tra gli allenatori citati, è quello che ha avuto un trascorso assai breve sia con il Cagliari che con il Brescia. Nel 1989 assume la guida del Brescia, mentre tre anni dopo, e per poche partite, allenerà i rossoblù. Un passaggio breve e che non ha lasciato il segno, nonostante le promozioni ottenute con Udinese e Milan.
CARLO MAZZONE
È l’allenatore che ha più panchine in assoluto nel calcio italiano (795 partite ufficiali, comprendendo anche tre spareggi). Furono due le stagioni trascorse in terra cagliaritana. La prima fu nel 1991. Dopo una parentesi al Pescara nel 1990, la famiglia Orrù decise di puntare sull’allenatore romano. Al secondo anno della sua gestione (1993), il Cagliari centrò la qualificazione alla Coppa Uefa (in virtù del sesto posto conquistato in campionato). Nel 1996 venne richiamato dal Cagliari dall’allora neo presidente rossoblù, Massimo Cellino. Tuttavia quest’ultima esperienza per Mazzone non fu positiva, in quanto non riuscì nell’intento di salvare i sardi, sconfitti nello spareggio contro il Piacenza. Nel 2000 arrivò alla guida del Brescia, dove rimase tre anni. Con il tecnico romano, le rondinelle conquistarono 4 salvezze consecutive, sfiorando nel 2001 la qualificazione alla Coppa Uefa; i lombardi però furono sconfitti in finale di Intertoto dal Psg. Indimenticabile ed esilarante la sua esultanza rabbiosa, avvenuta in occasione del derby lombardo tra Brescia e Atalanta (che terminò 3-3), in cui Mazzone andò a gioire sotto il settore ospiti occupato dai supporters di “fede” atalantina.
BRUNO GIORGI
Il Brescia, nella stagione 1986-1987, fu la squadra che fece esordire Giorgi come allenatore nella massima serie. La sua avventura con le rondinelle durò due stagioni. Nel campionato 1993-1994, fu chiamato dalla dirigenza del Cagliari per sostituire Carlo Mazzone, passato alla guida della Roma dopo aver conquistato con i sardi una storica qualificazione in Uefa. Con l'’allenatore pavese, i rossoblù disputano uno splendido cammino europeo, arrivando fino alle semifinali della competizione contro l’Inter e dopo aver eliminato la Juventus ai quarti. Nella medesima stagione il Cagliari conquistò anche la salvezza in campionato. Lo stesso obiettivo fu centrato nel 1996, quando fu richiamato in Sardegna per subentrare a Giovanni Trapattoni.
GIUSEPPE MATERAZZI
Il discorso fatto per Giacomini vale anche per Giuseppe Materazzi. Nel 2001, il tecnico sardo, arrivato al posto di Bellotto, non riuscì ad imporsi in quel di Cagliari, per poi essere esonerato e sostituito da Antonio Sala. Stessa sorte la ebbe in A col Brescia qualche anno prima, nel 1997, quando prese il posto di Edy Reja.
EDOARDO REJA
È uno dei massimi esperti nel conquistare promozioni nella massima serie; di fatti ne ha 4 all’attivo nel suo palmares. Tra queste la prima fu con il Brescia nel 1997, la quarta la ottenne con il Cagliari nella stagione 2003-2004, riportando i sardi in A. Tuttavia alla fine di quella cavalcata trionfale alla guida dei rossoblù, la società decise di sostituirlo con Daniele Arrigoni.
NEDO SONETTI
Nella sua carriera, fu chiamato spesso come traghettatore, subentrando a stagione in corso per risollevare squadre in lotta per evitare la retrocessione o che puntavano alla promozione nella massima serie. Fu contattato tre volte dal Cagliari e due dal Brescia. La prima avventura in Sardegna fu nel campionato 2001-2002, quando Massimo Cellino lo scelse per sostituire l’esonerato Giulio Nuciari (fu il quarto allenatore a sedersi sulla panchina del Cagliari in quella stagione, dove i sardi arrivarono al 12° posto in serie B). Nel 2005 fu richiamato dalla dirigenza dei sardi per sostituire Davide Ballardini (che a sua volta era subentrato a Daniele Arrigoni): il tecnico di Piombino condusse il Cagliari alla salvezza, restando in serie A. Tuttavia, non c’è due senza tre, e così Sonetti, nel novembre del 2007, ritornò per la terza volta a Cagliari per cercare di salvare la squadra, ultima in campionato. Fu esonerato il 24 dicembre del 2007, dopo la pesante sconfitta per 5-1 subìta a Firenze contro i viola. Per quanto concerne le rondinelle, la prima gestione Sonetti fu nel campionato cadetto 1999-2000: in quell’occasione il Brescia fu promosso in serie A. La seconda chiamata fu invece nel settembre 2008, quando subentrò a Serse Cosmi. Fu esonerato il 19 maggio 2009.
MARCO GIAMPAOLO
È l’allenatore che ha avuto un rapporto controverso sia con la dirigenza del Cagliari che con quella del Brescia. Nel campionato 2006-2007 venne chiamato alla guida del Cagliari, per volere di Massimo Cellino. Il tecnico di Bellinzona fu esonerato il 17 dicembre 2006 (al suo posto arrivò Franco Colomba), salvo poi essere richiamato il 26 febbraio 2007. Nella stagione successiva fu confermato, per poi essere nuovamente esonerato. Dopo l’esonero di Sonetti, Cellino tentò di riportarlo a Cagliari ma il tecnico rifiutò e, tramite una nota di un suo legale di fiducia, dichiarò: “Pur nella consapevolezza del danno economico che ne deriverà, rinuncio a tornare a Cagliari. L'orgoglio e la dignità non hanno prezzo”. Nel 2013 fu scelto come nuovo allenatore del Brescia. Il 23 settembre 2013, dopo la sconfitta rimediata con il Crotone, non si presentò a guidare l’allenamento e si dimise dall’incarico. Nel marzo del 2014, rifiutò la proposta di ritornare sulla panchina delle rondinelle.
ZDENEK ZEMAN
Tra i tecnici citati, è quello che nelle sue esperienze a Cagliari e Brescia sfortunatamente non è riuscito a raggiungere gli obiettivi che le società gli avevano chiesto. Il 5 marzo 2006 venne chiamato sulla panchina del Brescia, sostituendo Rolando Maran. Il boemo, arrivato con la squadra al quinto posto in graduatoria, non centrò l’obiettivo di far arrivare il Brescia in zona play-off. Il 2 luglio 2014, il neo presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, lo sceglie per la panchina rossoblù. La sua prima avventura in terra sarda durò fino al 23 dicembre 2014, quando fu sostituito da Gianfranco Zola, salvo poi essere richiamato il 9 marzo 2015. Dopo 4 sconfitte consecutive nella sua seconda gestione a Cagliari, il boemo rassegnò le dimissioni.