Nel 2016 oltre 54mila persone hanno attraversato il Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste europee, fuggendo dalla guerra in preda alla disperazione.
Più di 1 su 4 sono bambini, e soltanto in un mese quasi 400 sono i morti o dispersi durante la traversata.
Dati che non possono che far riflettere. È stato l’Unicef a renderli noti e a lanciare una campagna di mobilitazione: si chiama #tuttigiuperterra ed è rivolta anche al mondo del calcio.
Si chiede infatti ai calciatori delle squadre italiane di condividere un selfie che li ritragga seduti per terra sui propri canali social, accompagnato dall’hashtag sopra citato, per dire “basta” alle morti di piccoli innocenti in mare.
Quasi due settimane fa, al fischio di inizio del match di Serie B greca tra Larissa e Acharnaikos, i giocatori delle due compagini si sono seduti in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla tragedia dei rifugiati.
Ci si augura che anche nei nostri campionati possa essere fatto lo stesso, in primis in quelli della B e della A.
Giocatori, dunque, basta sedersi soltanto un attimo #tuttigiuperterra per avere un pensiero verso chi, meno fortunato di noi, scappa da un luogo in cui non si sa più quale sia il significato della parola “felicità”.