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Il Festival di Sanremo: sette momenti di storia rossoblù e le canzoni che le hanno accompagnate

Scopriamo quali pezzi vincitori della massima competizione della musica italiana hanno fatto da colonna sonora alle imprese del Cagliari

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Sanremo è sempre Sanremo. E mentre il Cagliari Calcio si appresta a vivere il suo 98esimo anno di storia, è attualmente in corso la sessantottesima edizione del Festival della Canzone Italiana. Doveroso dunque un omaggio a tinte rossoblù, andando a scoprire quali canzoni vincitrici della competizione hanno accompagnato i grandi momenti di storia del club sardo.

La prima promozione in A: 1964, il Cagliari conquista per la prima volta nella sua storia la massima serie. Erano i rossoblù di un giovanissimo Gigi Riva che, appena ventenne, trascina i sardi con i suoi gol e il suo immenso talento. Del resto non serve esser vecchi per iniziare a scrivere la storia. Ma ecco che nello stesso anno, a vincere il Festival, è Gigliola Cinquetti con Patricia Carli, con il loro pezzo "Non ho l'età (per amarti)". Per essere Rombo di Tuono, sì.

Lo scudetto: il ragazzo con la undici ci mette pochissimo a mettere il Cagliari in cima all'Italia. In cinque anni dalla B Gigirriva e compagni cuciono lo scudetto sulle maglie rossoblù, grazie ad una squadra di operai che mette in fila le big dei divi. Del resto lo dicono anche Adriano Celentano con Claudia Mori, che nel 1970 son primi a Sanremo, "Chi non lavora non fa l'amore".

La retrocessione: l'infortunio della leggenda di Leggiuno spezza i sogni di gloria del Cagliari che, senza il loro leader, crollano, sino a esser costretti alla B nel 1976. Intanto Peppino Di Capri trionfa con "Non lo faccio più", una promessa che, purtroppo, i sardi non riusciranno a mantenere.

Il ritorno in A: il Cagliari torna nella massima serie nel '79, ma dura pochissimo. Retrocede ancora nell'83, e resterà in B a lungo, per ben sette anni quando, nel 90', torneranno in A dopo la loro massima assenza dai tempi della prima promozione. Lo fanno grazie ad un tecnico di nome Claudio Ranieri, che guiderà i sardi dalla C alla A in due anni. Un uomo solo al comando, come dicono i Pooh, che quell'anno si impongono sulla concorrenza con "Uomini soli".

La Uefa: è la stagione 1993-94, i sardi, dopo un'annata spettacolare in cui avevano conquistato la Uefa grazie al loro sesto posto e trascinati dal Principe Francescoli, disputano la seconda competizione continentale. Il Cagliari incanta, spingendosi sino alla semifinale, dove vengono eliminati dall'Inter. "Passerà", così dice la canzone vincitrice di Aleandro Baldi.

La promozione con Zola: dopo una carriera costellata di successi e riconoscimenti, uno dei migliori dieci del calcio italiano e in assoluto il miglior sardo di sempre, torna a casa per riportare la sua terra al vertice del mondo del pallone. Il suo piede fatato riporta il Cagliari in A nel 2004, proprio mentre Marco Masini conquista l'Italia con "L'uomo volante".

Il cambio di proprietà: è il 10 giugno del 2014 quando Massimo Cellino, dopo ventidue anni di presidenza, vende il club sardo all'imprenditore milanese Tommaso Giulini, dando di fatto inizio ad una nuova era. Il cambiamento non è facile, e non a caso Arisa quell'anno vince il Festival con "Controvento". Segni del destino. 

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