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Bonato: "Mercato? Presto Jankto, Scuffet e Oristanio"

"Vogliamo un gruppo di giovani e di esperienza"

La Redazione
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Quest'oggi il Direttore Sportivo del Cagliari Nereo Bonato ha incontrato i media ad Asseminello per la prima conferenza stampa della nuova stagione. Il dirigente del club sardo ha fatto il punto sul mercato e sugli obiettivi per la Serie A.

Ecco le dichiarazioni del ds rossoblu:

“Ho l’onore di aprire anche mediatamente questa stagione. Un mese fa esatto vivevamo qualcosa di incredibile e meraviglioso a Bari, ora inizia una nuova storia, complicata, difficile, perché la Serie A è un campionato di alto livello. Ci siamo soffermati spesso sulle differenze tra A e B nella scorsa annata, l’augurio che ho fatto ai giocatori ieri è quello stavolta di adattarci in maniera più veloce alla categoria. 

Dovremo essere bravi - tutti insieme - a ponderare ogni scelta, può essere una sessione di mercato in grado di incidere sul Cagliari dei prossimi anni e quindi ci vorrà oculatezza ed equilibrio per mettere a terra le strategia predisposte col mister e la proprietà. 

Tanti ragazzi nella seconda parte di stagione scorsa hanno avuto una crescita evidente: penso, per esempio, a Radunovic, Makoumbou, Luvumbo; altri come Nandez e Rog, o Lapadula hanno voglia di confermarsi in A. Poi c’è lo zoccolo sardo che è sempre fondamentale e vuole difendere quello che è stato riconquistato. Ai ragazzi ieri ho detto che la parola chiave è “coraggio”: questo serve a una realtà come Cagliari per affrontare tutti e nel frattempo valorizzare i giovani di qualità.

Abbiamo investito una parte di quanto incassato in avvio di mercato per inserire Sulemana, un giovane classe 2003 di prospettiva che ha ottime potenzialità ma chiaramente avrà bisogno di lavoro e pazienza. Il nostro mercato è iniziato all'indomani di Bari e durerà fino all'1 settembre. Oristanio se arriverà lo farà in prestito con diritto di riscatto.

L'obiettivo è aggiungere al gruppo giovani da valorizzare e al contempo uomini di esperienza. Palomino e Prati sono due dei tanti nomi monitorati su cui stiamo facendo diverse valutazioni. Tutte le operazioni devono combaciare anche dal punto di vista economico, senza dimenticare quello tecnico e la motivazione: chi non ha forti aspirazioni e carica nel venire a Cagliari non fa al caso nostro.

Partiremo dall'idea del 4-4-2 e in quest'ottica ci muoveremo nel completamento della rosa. Davanti può fare al caso nostro un attaccante in grado di fare la prima e la seconda punta, veniamo da due rivoluzioni di mercato e questo ha comportato un massiccio turnover di calciatori, ecco perché questo calciomercato può essere importante per l'oggi e il domani del Cagliari, se lavoreremo bene.

 Scuffet e Oristanio sono due elementi che tornerebbero dall'estero, con grande voglia di dimostrare il loro valore nel nostro calcio, finora siamo soddisfatti della piega che ha preso il nostro mercato nella prima parte, continuiamo con fiducia pur conoscendo quanto le dinamiche siano intricate per tutti.

Nandez e Pereiro? Sappiamo tutti quale sia l’attaccamento che Nandez ha ai colori del Cagliari e sappiamo quanto per il Cagliari Nandez sia importante. La società farà tutto il possibile per trovare la soluzione sul rinnovo, tenendo presente che quando il contratto di Nandez è stato stipulato, nel 2019, gli orizzonti economici erano diversi rispetto a quelli odierni. La sostenibilità economica prima di tutto, il Cagliari farà tutto ciò che è nelle sue possibilità. Pereiro è uno di quei ragazzi per il quale si cercherà una soluzione, non rientrando nel progetto tecnico tattico della squadra.

Jankto? Ho avuto la fortuna di averlo a Udine un anno e credo che a livello tattico ci possa dare un grosso contributo per la sua duttilità. Il mister conosce Jankto e sa cosa vuole da lui. Gli ultimi suoi due anni non sono stati ottimali ma la capacità di una società come il Cagliari è quella anche di prendere dei giocatori per rilanciarli. Per tutto ciò che concerne l'aspetto mediatico, posso dire che il Cagliari è una società inclusiva e lo ha dimostrato con tanti progetti concreti nel corso degli anni, il rispetto è quello che ci guida ad ogni livello e c'è poco da aggiungere Il ministro Abodi è una persona di alti valori, lo conosco di persona perché ci ho lavorato insieme in Serie B, ha un rapporto molto stretto con il nostro presidente e con il club, per cui è stato facile chiarire le eventuali incomprensioni.

Chiaramente qualcuno dovrà andare a trovare maggiore minutaggio per crescere, qualcun altro non rientra nel progetto tecnico ma lo capiremo cammin facendo. Dobbiamo avere pazienza, questa è l'unica ricetta per limitare il più possibile gli errori. Chiunque dovesse lasciarci per intraprendere un altro percorso ci mancherà, perché veniamo da una grande esperienza in cui c'è stata enorme sintonia di tutte le parti. Ma rientra tutto nelle dinamiche del calcio".

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