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Cagliari: l’attacco latita? Occhio agli svincolati in attesa dell’esplosione di Longo e di una chance per Caio Rangel

Soluzioni low cost per le squadre il cui attacco non decolla, aspettando i gol di Ibarbo, Farias e Longo

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Il Cagliari nelle prime sei giornate di campionato è riuscito a segnare appena sette reti, con una media di 1,2 gol a partita. Francamente poco, considerando che in panchina siede un allenatore, Zeman, che “ispira” gli attaccanti con un modello di gioco spiccatamente offensivo. Tre reti su sette sono state siglate da un centrocampista, Albin Ekdal, nella gloriosa impresa di San Siro, entrata di diritto nella storia rossoblù. Le altre sono state equamente distribuite tra Marco Sau e la sorpresa Andrea Cossu (mai per lui un inizio di stagione così esaltante).
E gli altri attaccanti? La rosa rossoblù è composta di sei punte: i sopra citati Sau e Cossu, Ibarbo, Longo, Farias e Caio Rangel. Aggiungiamo anche Loi, che però viene saltuariamente aggregato con la prima squadra. Farias pareva essere un vero e proprio crack, dopo la incoraggiante prestazione in Coppa Italia contro il Catania, nella quale aveva siglato una rete: col passare delle giornate, invece, si è perso. Ibarbo ha sfornato ottimi assist ma è stato sciupone a due passi dal portiere, Longo è un pesce fuor d’acqua e abbisogna di sbloccarsi per trovare coraggio, mentre Caio Rangel da possibile “saetta” della fascia è divenuto un desaparecido, dimenticato in panchina.
La soluzione per un attacco che latita, almeno per il breve periodo, potrebbe però essere rappresentata dal “low cost”, un usato tale da garantire un discreto numero di marcature. Ci ha già pensato il Cesena, che proprio nella giornata di ieri ha raggiunto l’accordo con Hugo Almeida, centravanti della nazionale portoghese svincolato dal Besiktas con all’attivo 85 reti in carriera in 250 partite (più 19 in 55 presenze col Portogallo).
E il Cagliari potrebbe cogliere qualche altra occasione? Alcuni nomi interessanti non hanno ancora trovato una società disposta a tesserarli. In Italia ancora senza contratto è Plasmati, classe ’81 ex Catania, Varese, Vicenza, Virtus Lanciano, nell’ultima stagione a Siena. In Europa invece l’ex Werder Brema Klasnic (classe ’80), l’ex Anderlecht Jovanovic (classe ’81) e Chu-Young Park (classe ’85 nell’ultima stagione al Watford).
Che il presidente rossoblù, nel caso in cui l’attacco stentasse ancora a decollare, possa optare per un colpo “low cost”?
Probabilmente no. E noi crediamo che buttare nella mischia Caio Rangel, attendere l’esplosione di Longo e i gol di Ibarbo e Farias, potrebbe rivelarsi la scelta migliore. Il portafogli di Giulini, inoltre, ringrazierebbe.

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