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Cagliari: corsa a tre per difendere la porta rossoblù. I dettagli

Il ds Marroccu e il rebus portieri

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È ancora rebus in casa Cagliari per scegliere l’estremo difensore che, insieme al giovanissimo Werther Carboni (classe ’96) e al neo acquisto Simone Colombi (classe ’91), andrà a difendere la porta rossoblù.

Salutato oramai Vlada Avramov, al quale non è stato rinnovato il contratto, sono tre i nomi ben in vista nel taccuino di Marroccu per sostituirlo.
Alberto Frison rappresenta l’identikit ideale per il portiere dei prossimi anni della compagine sarda: giovane (classe ’88) e con una sufficiente militanza in Serie A. Su di lui sono rivolti anche gli occhi della Sampdoria; il Catania tuttavia non molla, anche se il giocatore spinge per non retrocedere di categoria e accetterebbe volentieri la destinazione isolana.

Christian Puggioni è invece sinonimo di esperienza e ritorno alle origini (il cognome evoca chiaramente un richiamo alla Sardegna, nonostante il ragazzo sia nato in Liguria); ciò che va controcorrente rispetto alla “linea verde” voluta dal presidente Giulini è l’età elevata (33 anni). Il Chievo, che ha lasciato partire Agazzi al Milan e Silvestri (tornato alla base dopo l’esperienza proprio col club rossoblù) al Leeds, non è disposto a privarsi facilmente del portiere.
Raffaele Di Gennaro (classe ’93) sarebbe un’autentica scommessa: l’ex estremo difensore del Cittadella non ha infatti mai militato in massima serie. Sarebbe dunque un rischio avere in rosa due portieri (lui e Colombi) senza un’adeguata esperienza. La trattativa con l’Inter, proprietaria del cartellino, sembrava essere scemata, ma ha ripreso quota nei recenti giorni.

L’estremo difensore rossoblù verrà scelto quindi tra questi tre nomi.

Capitolo Ochoa: il portiere messicano, che ben ha figurato ai Mondiali brasiliani, non dovrebbe arrivare a Cagliari. È un pallino del neo presidente rossoblù, ma ha dichiarato che preferirebbe rimanere in Francia: dopo aver concluso il contratto con l’Ajaccio, per lui rimane viva l’ipotesi Olympique Marsiglia.
Come ultimo, ci pare doveroso rivolgere un in bocca al lupo per il prosieguo della carriera ad Avramov, encomiabile professionista che non ha avuto esitazioni a rinunciare alle vacanze al mare per aiutare la popolazione della sua terra colpita dall’alluvione.

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