Prosegue lo stallo tra Cagliari e Inter nella trattativa per Barella.
Il Presidente Giulini - come raccontatovi nella giornata di ieri - ha rispedito al mittente anche l’ultima offerta del club nerazzurro, che forte della volontà del calciatore e del suo agente, e in nome dell’accordo raggiunto con il sodalizio meneghino (quinquennale da 2,5 milioni netti più bonus a stagione) continua a giocare al ribasso facendo saltare i nervi al patron rossoblù, sia per la dichiarata volontà del calciatore di voler sposare solo ed esclusivamente la causa nerazzurra che per l'atteggiamento irrispettoso della Beneamata nei confronti del Cagliari.
Non sono sufficienti i 36 milioni più 4 di bonus presenze e altri 10 in caso di vittoria Scudetto e Champions per convincere il patron rossoblu a lasciare partite il pezzo pregiato di casa Cagliari.
Sparite perfino le contropartite tecniche. Nessuna traccia di Dimarco, Bastoni e Eder.
E mentre il Psg - come raccontatovi - ragiona sulla possibilità di fare un tentativo cash da 45 milioni, ecco la Roma che spera (e lo spera anche Giulini) di potersi inserire nella corsa a Barella (dopo aver fatto cassa, quindi a luglio) mettendo sul piatto 35 milioni (30 più 5 di bonus presenze) e il cartellino di Defrel valutato 16 milioni.
Ma stavolta Giulini non ci sta. Barella - che rientrerà dalle vacanze il 25 luglio e si unirà direttamente a quella che sarà la sua nuova squadra - dovrà intanto prendere seriemanete in considerazione anche altre destinazioni.
E la cessione del 18 rossoblù (salvo improvvise accelerate) averrà proprio nel mese di luglio, dopo che Inter e Roma avranno fatto obbligatoriamente cassa con le cessioni e quando (chissà ) magari il Psg deciderà di ufficializzare l'offerta "monstre".
Giulini resta alla finestra e prende tempo. Nella speranza che intanto su Barella possa scatenarsi un'asta internazionale.