Il Cagliari si appresta a concludere il proprio girone d'andata, vantando una situazione di relativa tranquillità . Uno status raggiunto grazie all'arrivo di Lopez sulla panchina rossoblù e la conseguente, lenta, ma inesorabile maturazione di diverse certezze.
L'undici titolare, che salvo marginali modifiche ha una fisionomia definita, restituisce un rendimento stabile ed in grado di garantire risultati in linea con le aspettative di inizio stagione. Tale discorso non può essere sostenuto tuttavia, se l'oggetto del contendere è rappresentato dai cosiddetti "rincalzi". Coloro che spesso si ritrovano a sedere in panchina al fianco del proprio allenatore, raramente hanno profuso prestazioni all'altezza e in grado di sovvertire le gerarchie costituite.
In questa categoria rientra di diritto, il laterale mancino Miangue, uno degli interpreti che ha attirato attorno alla propria figura più dubbi che certezze.
Sirene e rumors di mercato sempre più insistenti, ipotizzano per il belga, una futura cessione in prestito. Una possibilità concretizzabile già a gennaio, che avrebbe un duplice scopo: da un lato permetterebbe all'ex Inter un utilizzo maggiore ed utile ad alimentarne la crescita, dall'altro andrebbe a liberare una casella all'interno della rosa, al fine di consentire l'approdo nell'isola di un giocatore pronto e utile alla causa.
Un perdurare delle condizioni attuali, si prefigura come una situazione in grado di offrire ben pochi benefici al Cagliari e allo stesso Miangue.