L’arrivo del brasiliano Farias, è senza dubbio una delle poche note liete se si considera l’anno d’esordio della gestione Giulini.
Il fantasista sudamericano, fortemente voluto da Zeman, ha mostrato nel corso della sua esperienza in rossoblù, solo sprazzi di un talento che appare innegabile. Velocità , dribbling e una tecnica invidiabile, fanno il paio con un’indole che non sempre sostiene tali preziose caratteristiche.
Questo aspetto emerge prepotentemente nella mancanza di cattiveria in zona goal, infatti in questi tre anni trascorsi nell’isola, non ha rappresentato un evento raro, l'assistere a grandi azioni individuali del brasiliano che hanno avuto come esito una mancata finalizzazione.
Inoltre nel campionato che appresta a concludersi, Farias è rimasto vittima di diversi infortuni che non hanno permesso a Rastelli di poterlo schierare con continuità . Un’assenza che si è fatta sentire, in virtù di un reparto offensivo che ha potuto contare da un lato su una certezza importante chiamata Borriello, ma ha dovuto fare i conti con il grave infortunio di Melchiorri e il rendimento altalenante di Sau e Joao Pedro.
Il campionato del Cagliari, salvezza in tasca, si appresta a concludersi attraverso una serie di partite che appaiono poco rilevanti ai fini della classifica, ma possono rappresentare il terreno ideale per diversi interpreti al fine di lanciare un messaggio ad una dirigenza chiamata a fare le proprie valutazioni al termine della stagione.
Il futuro in rossoblù di Farias ma non solo, appare in bilico; l’ultimo scorcio di stagione tuttavia può convincere il giocatore in primis e la stessa società , come un avvenire comune possa avere esiti postivi e maggiormente fruttuosi per entrambi.