Seconda sfida salvezza consecutiva per i ragazzi di mister Lopez: dopo l’Udinese, arriva la trasferta infuocata di Catania, penultimo in classifica ma a sole 3 lunghezze dal quartultimo posto e affamato di punti. Rossoblù senza Adryan e con Ibarbo convocato anche se non al meglio e in condizioni fisiche precarie, ma con Conti ed Ekdal in più rientrati dalle rispettive squalifiche: il modulo di partenza sarà il consueto 4-3-1-2. Etnei, invece, con qualche assenza pesante (Almiron, Bellusci, Castro) e Barrientos in dubbio per un fastidio muscolare: proprio dalla presenza del fantasista argentino dipenderà la scelta del modulo da parte di Maran, ossia solito 4-3-3 se ce la dovesse fare o 3-5-2 se non ci fosse il suo recupero in extremis.
Vediamo ciò che potrebbe succedere in campo.
Dove può far male il Cagliari
Il Cagliari tenterà come al solito di imporre il proprio gioco e il proprio fraseggio, cercando poi di innescare le due punte all’improvviso. Se dovesse trovare gli etnei schierati col 4-3-3, gli spazi sulle fasce potrebbero essere sfruttati dai due terzini sardi così come dalle due mezzali rossoblù, evitando di finire nella zona centrale del campo intasata dai tre centrocampisti rossoazzurri. I due centrali di difesa – non certo fulmini di guerra – subiranno la mobilità dei due attaccanti del Cagliari, a maggior ragione se dovesse recuperare Ibarbo: nell’uno contro uno potrebbero pagare dazio oltremodo. Decisiva potrebbe risultare anche la prestazione del trequartista rossoblù (Cossu o Ibraimi, col primo favorito), che dovrebbe godere di discreti spazi vista la natura non certo di recuperapalloni di Lodi, il più arretrato dei tre centrocampisti del Catania. Se la partita si mettesse bene per il Cagliari sin da subito, il contropiede e le ripartenze diverrebbero un’arma in più nelle praterie che si verrebbero a creare.
Dove può soffrire il Cagliari
Il Catania in casa dà il meglio di sé, dato che ha raccolto la stragrande maggioranza dei propri punti al Massimino: la spinta dei propri tifosi e il clima da ultima spiaggia (o quasi) potrebbero dare le ali agli undici rossoazzurri. Il rientro di Bergessio farà sì che la compagine di Maran ritrovi il terminale d’attacco nonché uomo d’area in grado di sostenere da solo il peso dell’attacco: la coppia Rossettini-Astori dovrà stare in guardia e attento ai movimenti dell’argentino, tra l’altro molto abile anche di testa. Decisiva in questo senso sarà la presenza o meno di Barrientos, addetto ad accendere la luce e innescare le azioni d’attacco: l’argentino è in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Attenzione anche alle geometrie e ai lanci a scavalcare la difesa di Lodi, molto insidioso col suo mancino; inoltre, è uno specialista dei calci da fermo, un vero cecchino.
Sarà una partita calda in un ambiente rovente: ma il Cagliari ha dimostrato più di una volta di sapersi esprimere al meglio anche in tali circostanze.
Buon Catania-Cagliari a tutti.