Verrebbe da dire: non succede neanche nelle partite di seconda categoria. Ma quello che abbiamo visto allo Juventus Stadium lascia perplessi. E chi ha l’occhio attento difficilmente non può non essersene accorto.
A prescindere dalla roboante sconfitta del Cagliari che farà discutere anche nei prossimi giorni, ciò che ha destato l’attenzione dei tifosi (o dei telespettatori) è che le maglie delle due squadre scese in campo non erano distinguibili.
La Juve ha giocato con il classico completino “home” che prevede la maglia bianconera, con pantaloncini e calzettoni neri (una novità rispetto al passato, visto che solitamente la Juve presentava pantaloncini e calzettoni bianchi, con inserti neri).
Il Cagliari invece ha indossato, con grande sorpresa, un’inconsueta maglia blu che presenta nelle maniche e all’altezza delle spalle due strisce orizzontali, una bianca e una rossa. I pantaloncini, invece, completamente bianchi, come i calzettoni (gli stessi che vediamo quando il Cagliari gioca le gare in trasferta con la divisa bianca).
Quella che abbiamo osservato allo Juventus Stadium non è la terza maglia del Cagliari (che quest’anno è verde e che abbiamo già visto in due occasioni, a Genova e a Bologna). Ma è la divisa che è stata “realizzata” da Marco Storari, ispirata ad un modello prodotto dal precedente sponsor tecnico nella passata stagione (come spiegato dal direttore marketing Mario Passetti in occasione della presentazione dei nuovi completini di gioco avvenuta lo scorso luglio nel Corso Vittorio Emanuele).
Questa scelta cromatica, di utilizzare due maglie scure, ha condizionato in negativo la spettacolarità della gara. Era infatti pressoché impossibile distinguere i giocatori delle due squadre. Una delle regole fondamentali (se non banali) del gioco del calcio è che i giocatori sono tenuti ad indossare un completino che si differenzi cromaticamente dagli avversari. Se questo regolamento viene a mancare, allora si perde il senso del calcio, dove le maglie (elemento fondamentale in questo sport) sono sacre. E se ogni anno vengono ridisegnate dai molteplici sponsor tecnici un motivo ci sarà.
Viene da chiedersi come mai l’arbitro abbia potuto far giocare il Cagliari con quella maglia, e non con la terza maglia (visto che la divisa rossoblù e quella bianca potevano facilmente confondersi con quelle bianconere). Quella terza maglia (verde) che ieri è stata utilizzata paradossalmente da Marco Storari, nonostante lui avesse a sua disposizione la sua personale maglia blu, oltre ai due completini da portiere (nero e arancione) prodotti dalla Macron per questa stagione.
Come mai il Cagliari non ha utilizzato allo Juventus Stadium il completino verde, che meglio si sarebbe distinto dalle maglie bianconere? Perché Storari anziché indossare la “sua” maglia blu ha indossato la maglia verde? Domande a cui difficilmente avremo risposte.