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Non un semplice regista: Di Gennaro ha svestito i panni del brutto anatroccolo

Davide Di Gennaro è stato autore contro la Roma di un’ottima prestazione

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C’è chi, dopo averlo visto a Genova, impacciato, tremendamente lento, confusionario, avrà pensato che potesse essere una controfigura. Invece il mancino educato dai capelli lunghi e ricci ha probabilmente patito l’emozione di fare ritorno in Serie A, questa volta per essere davvero protagonista.

Ed ecco che, una settimana più tardi, ha svestito i panni del brutto anatroccolo e indossato quelli del cigno con il pizzetto rifinito, e, dopo essersi impossessato delle chiavi del centrocampo, ha iniziato a governarlo come solo lui sa fare.

Davide Di Gennaro è stato, insieme a Bruno Alves, il rossoblù più positivo nella gara pareggiata contro la Roma. Al Sant’Elia, complice il ritorno al tanto caro 4-3-1-2, ha potuto esprimersi come i vecchi tempi, specie nella seconda frazione di gioco.

Uno-due tocchi, fraseggi corti e aperture precise, oltre a un numero impressionante di palloni recuperati. Non, dunque, un semplice regista, ma anche una mezzala aggiunta. Dai suoi piedi sono partiti deliziosi suggerimenti, come l’assist al bacio per Borriello che ha colpito, sua sfortuna, il palo.

Il ragazzo cresciuto nelle giovanili del Milan non può che migliorare, facendosi finalmente conoscere al calcio che conta: al mister Rastelli, e alla società, il compito di dargli fiducia, continuando a proporre il 4-3-1-2 e facendo diventare il buon Davide un vero e proprio pilastro della linea mediana rossoblù.

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