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Cagliari, le sette Colonie rossoblù

Un viaggio alla scoperta delle nazioni straniere rappresentate nella rosa rossoblù. Ma non solo. Nel roster è presente anche un numero cospicuo di giocatori sardi

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Il Cagliari e la multietnicità: un abbinamento importante presente nel roster isolano. Sono sei le colonie straniere rossoblù ( oltre a quella sarda) presenti nella rosa che ha iniziato la Serie A: Portogallo, Slovenia, Polonia, Moldavia, Brasile e Cile. Tra conferme e nuovi acquisti, il sodalizio rossoblù ha oltrepassato i confini nazionali. Nello specifico, quali giocatori rappresentano tali colonie? Andiamo a scoprire chi sono in questo particolare viaggio.

Partiamo da Povoa De Varzim, comune portoghese di circa sessantamila abitanti a nord di Porto, noto soprattutto per il turismo, per il suo porto storico e anche per l’Igreja de Nossa Senhora da Lapa, famosa chiesa presente nel centro storico. In questa località balneare troviamo il nuovo leader del Cagliari di Rastelli, ovvero Bruno Alves, 34enne stopper che ha militato in squadre come Zenit, Porto e Fenerbahce, nonché fresco campione europeo con la sua nazionale. L’acquisto del difensore ha acceso l’entusiasmo dei tifosi e ha dato inoltre grande esperienza al reparto arretrato rossoblù, oltre che aumentarne il prestigio.

Da Povoa De Varzim, andiamo verso la Slovenia, per la precisione a Ptuj, che si trova nella parte nord-orientale del paese. È una delle città slovene più antiche. La sua origine risale addirittura all’età della pietra. Inoltre è nota per essere stata la località in cui l’imperatore Vespasiano venne eletto (69 d.C.). In questa città così piena di storia, troviamo Luka Krajnc. L’ex Cesena, acquistato dal Ds Capozucca lo scorso anno, non ha ancora dimostrato nella sua esperienza in terra sarda le sue grandi potenzialità, sia in difesa che in attacco. In patria, ai tempi del Maribor, qualche addetto ai lavori lo ha persino paragonato ad Alessandro Nesta, ex difensore di Lazio e Milan.

Il nostro viaggio continua in Polonia, direzione Poznan, importante centro culturale, economico ed universitario e che ha ospitato nel dicembre 2008 la conferenza mondiale sul clima. Questa è la città che ha dato i natali a Bartosz Salamon. Nasce calcisticamente come centrocampista centrale, salvo poi essere dirottato come difensore centrale. Dopo un grande torneo cadetto con la maglia del Cagliari, punta a ripetersi anche in Serie A con gli isolani: nonostante la grande concorrenza di Alves, può essere fondamentale per la formazione sarda.

Chișinău, cittadina della Moldavia sorta nel 1436 come villaggio di un monastero del Principato di Moldova, è la città di Artur Ionita. Primo moldavo nella storia rossoblù, è un giocatore che abbina egregiamente tecnica e forza fisica, oltre che essere energico nei contrasti e pericoloso quando si tratta di inserirsi nelle azioni offensive, sia con il tiro dalla distanza che di testa.

A ¾ del nostro viaggio troviamo i due verdeoro del Cagliari: Farias e Joao Pedro. Il 17 proviene da Sorocaba, soprannominata la “Manchester Paulista”; mentre il 10 da Ipatinga, comune che si trova nello stato del Minas Gerais.  Entrambi sono giocatori offensivi che hanno nella tecnica il loro punto di forza. Nello scorso campionato di B, hanno trovato probabilmente la loro dimensione definitiva con la maglia del Cagliari. Ora i tifosi sardi si aspettano molto da loro anche nella massima serie.

Atterriamo ora in Cile, nuova colonia cagliaritana, per la precisione andiamo a Buin, nella Regione Metropolitana di Santiago (la capitale cilena), che ha dato i natali al neo rossoblù Mauricio Isla, fresco vincitore della Copa America. Il terzino è il secondo cileno ad essere arrivato in Sardegna: di fatti, l’ex Juventus ha un illustre predecessore, ovvero l’ex bomber isolano Mauricio Pinilla.

Stranieri a parte, nella rosa a disposizione di Rastelli c’è anche una cospicua colonia sarda formata da Sau e dai giovani Murru, Deiola e Barella, giocatori che hanno potenzialità importanti e che potrebbero dire la loro nella nuova stagione di A.

Cagliari, ecco le sette colonie rossoblù.
 

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