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Genoa-Cagliari: la lavagna tattica

Duello tra compagini rossoblù. Ecco come si potrebbe svolgere tatticamente la partita a scacchi tra i due allenatori, Rastelli e Juric

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È tempo di far parlare il campo. Per Cagliari e Genoa si avvicina a grandi passi l’esordio in questa nuova stagione di serie A. Marassi sarà lo scenario di un match che promette scintille. Ma non solo. Anche in panchina è atteso un bel duello tra Rastelli e Juric, allenatori protagonisti della passata annata cadetta. Come imposteranno la gara? Proviamo a vedere gli ipotetici scenari.

Dal mentore Gasperini all'allievo Juric: il 3-4-3 non passa mai di moda

Da un po’ di tempo a questa parte, nella Genova rossoblù, il 3-4-3 è di casa. Questo modulo, portato ai piedi della Lanterna da Gian Piero Gasperini, viene riproposto dal suo successore, Ivan Juric. Il croato vorrà impostare una partita offensiva, cercando di aprire la scatola difensiva di Rastelli. In che modo?

L’apporto più importante sarà quello degli esterni di centrocampo (Cissokho e Laxalt) e d’attacco (Lazovic e il neo acquisto Ocampos). Da loro il tecnico ex Crotone si aspetta, oltre che corsa e tecnica, anche una quantità cospicua di cross per mettere davanti alla porta il bomber principe di casa Genoa, ovvero Leonardo Pavoletti.

Nel pacchetto difensivo, si punta su Izzo, Burdisso e l’ex laziale Gentiletti, mix tra gioventù ed esperienza. Tra i pali Mattia Perin. Come sulle fasce, anche in mediana Juric può contare su giocatori esperti e di qualità, ovvero il portoghese Miguel Veloso e il mancato cagliaritano Tomas Rincon: forza, geometrie e inserimenti saranno le caratteristiche portanti delle giocate dei due giocatori.

Rastelli e il 3-5-2: quando fare di necessità virtù

L’esordio in A da allenatore di Massimo Rastelli si preannuncia non facile. Il tecnico, senza lo squalificato Barella e gli infortunati Joao Pedro e Farias, dovrà fare di necessità virtù. “All in”, quindi, verso il 3-5-2, schema che può garantire un ottimo equilibrio tra difesa e attacco.

Gli esterni di centrocampo (presumibilmente Isla e Murru) e le due mezzali (Padoin e Ionita) giocheranno un ruolo molto importante, ovvero quello di raccordo tra difesa e attacco: il pressing in mediana, oltre che la corsa dei laterali e gli inserimenti in zona gol, saranno fondamentali per arginare il gioco del Genoa e creare, di conseguenza, superiorità numerica in fase d’attacco.

In difesa, l’idea di Rastelli vedrebbe due stopper puri (potrebbero essere Ceppitelli e Capuano) più un difensore che sappia avviare l’azione in caso di play-maker marcato (uno tra Salamon e Alves). Inamovibile tra i pali “The Wall” Marco Storari. Come per Juric, anche Rastelli propone una mediana di qualità con Padoin, Ionita e Di Gennaro, confermato in cabina di regia: la fantasia e le geometrie del numero 8 saranno fondamentali, al fine di sorprendere i rossoblù liguri.

In avanti, si punta su un tandem tutto forza e imprevedibilità formato da Borriello e Sau.

Come dare una svolta al match? Propositività e le palle da fermo

Uno degli aspetti significativi per questo match sarà sicuramente la propositività. Entrambe le squadre tenteranno di prendere da subito il comando delle operazioni. Sia Genoa che Cagliari, schierando un sistema a 3, avranno le linee molto strette e le distanze ravvicinate. Juric se la giocherà con scambi veloci tra i suoi giocatori offensivi. Rastelli risponderà con un’ impostazione altrettanto rapida che potrebbe partire dalla difesa e puntare sugli inserimenti di esterni e mezzali in aiuto dei due attaccanti.

Aspetto altrettanto significativo saranno le palle inattive. Le due compagini hanno degli ottimi colpitori di testa, che potrebbero essere letali sotto porta. Da una parte l’ex tecnico del Crotone può contare su saltatori come Gentiletti, Burdisso, Izzo e Pavoletti; dall’altra il mister isolano, invece, si giocherà le carte Ceppitelli, Capuano, Ionita, Borriello e Alves (o Salamon).

 

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