Il nuovo Cagliari targato Giulini non perde occasione per ricordare quali siano gli obiettivi a cui la squadra rossoblù debba puntare. Il presidente in primis, seguito da Capozucca e tutta la dirigenza, ad ogni intervista, ad ogni dichiarazione, non dimenticano di utilizzare senza paura un aggettivo ben preciso: “ambizioso”.

L’essere ambiziosi e puntare a nuovi traguardi sottintende la creazione e lo sviluppo di tutta una serie di aspetti che nel loro insieme portano ad un inevitabile miglioramento complessivo.

L’anno trascorso in serie B è servito a riacquistare la fiducia dei tifosi e porre i primi tasselli per una squadra che vanta diversi giocatori interessanti, ma soprattutto futuribili. Inoltre l’arrivo nell’isola di giocatori esperti e vogliosi di calarsi immediatamente nella realtà rossoblù, permette di poter contare su interpreti pronti ad innalzare il livello della squadra sul campo di gioco, ma capaci di trascinare attraverso esempio e preziosi consigli il resto della squadra.

I tifosi dal canto loro non cessano di riempire il vecchio Sant’Elia e qualsiasi location venga designata ad ospitare iniziative in salsa rossoblù, ammirando una squadra che indossa maglie esteticamente intriganti, che unite a diversi prodotti reperibili negli store, altro non fanno che incentivare ed invogliare allo spirito d’appartenenza ed identità.

Il capitolo stadio, si evolve di pari passo con il resto dei progetti, pronosticando una nuova, funzionale ed accogliente casa di una società che nel 2020, arriverà a festeggiare i 100 anni dalla propria fondazione.

Una ricorrenza importante, a cui è necessario presentarsi con l’abito buono che parte da una dirigenza attenta e desiderosa di ambire a nuovi ed inimmaginabili traguardi, sino ad arrivare ad una squadra capace di trascinare i tifosi, attraverso le proprie gesta.

Un clima nuovo, forse inaspettato, ma sicuramente ambizioso, che non cessa di contagiare tutti coloro che, non hanno mai smesso e continuano ad amare quei colori che rappresentano un intero popolo.