Il Cagliari va veloce, vuole cambiare passo inseguendo sogni che solo un anno fa sembravano rappresentare un’utopia. Una parabola che ricorda quella di un attaccante che poche stagioni orsono non poteva certo immaginare di ritrovarsi a dover dare il proprio massimo al fine di ritagliarsi un ruolo nel calcio che conta.
Un avvio timido quello di Melchiorri in maglia rossoblù, che ha lasciato spazio a prestazioni in crescita contrassegnate da concretezza e maggiore cattiveria. Caratteristiche fondamentali per un attaccante capace di trovare goal da iniziative personali, ma designato in primis come terminale della manovra rossoblù.
Altruismo, sacrificio e generosità, talvolta in misura eccessiva, appartengono all’ex centravanti del Pescara, che si prefigura come una punta moderna e completa, capace di combinarsi perfettamente con qualsiasi attaccante presente in rosa, partendo da punte rapide e tecniche come Farias e Sau, sino ad arrivare ad un vero e proprio ariete come Cerri, ritornato momentaneamente in bianconero e indiziato d’esser sostituito in rossoblù da un interprete con caratteristiche simili.
L’infortunio rimediato nel periodo cruciale della stagione, ha fermato la crescita di un Melchiorri apparso sempre più consapevole delle proprie doti e di come potesse rappresentare il punto di riferimento di un reparto chiamato a confermarsi anche in A.
Il lavoro svolto durante il periodo di riabilitazione e quello nel ritiro di Pejo, consegnano un Melchiorri determinato e grintoso, desideroso di recuperare il tempo perso e conquistare una maglia da titolare.
Attraverso tale atteggiamento non sarà difficile, per lui e coloro che dimostreranno attaccamento ai colori rossoblù, trascinare il Cagliari verso nuovi, importanti ed ambiti scenari.