Negli ultimi anni il Cagliari ha potuto contare su un importante comparto di giocatori nati e cresciuti calcisticamente in Sardegna: Cossu, Pisano sono stati i casi più recenti. In questo campionato invece i due canterani Murru e Deiola e i veterani Sau e Dessena (così come precedentemente fu per Daniele Conti) hanno mostrato grande attaccamento ai colori rossoblù.
I nuovi quattro mori vengono da Selargius, San Gavino, Tonara e Parma e hanno lo stesso DNA rossoblù, che rappresenta la Sardegna intera.
In ogni partita casalinga, varcato il tunnel degli spogliatoi, la pressione è tanta perché ci si aspetta qualcosa di più da parte dei propri “conterranei”.
Dopo la partita contro la Salernitana, le dichiarazioni di Sau hanno lasciato trasparire il suo grande orgoglio per aver contribuito alla causa rossoblù: “Il Cagliari per la Sardegna è tutto. Serve identificarsi nei campioni per trovare forza e motivazioni della vita di tutti i giorni”.
Sulla falsa riga di Sau, anche Nicola Murru ha recentemente dichiarato: “Portiamo addosso i colori e le speranze di un'intera terra. La prima cosa che capiscono i compagni è il valore di questa maglia”.
I giovani sardi (e anche i meno giovani) si identificano spesso nei loro beniamini, nei loro gol, e nelle loro imprese. In essi (capita anche) trovino la forza, l’entusiasmo e le motivazioni per affrontare le difficoltà quotidiane con un sorriso in più.
È la magia del calcio, insomma, è il “Sardinia Style”.