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Cagliari per la sesta volta promosso in A: nelle successive stagioni, come andò a finire?

Sono sei le scalate rossoblù dalla cadetteria alla massima serie. Nei tornei successivi alla promozione, il Cagliari ha spesso ottenuto buoni piazzamenti

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Nella sua lunga storia tra i professionisti, il Cagliari ha vissuto per sei volte l’emozione di ritornare nella massima serie, tra le squadre più importanti. La prima fu negli anni 60 con Arturo Silvestri, l’ultima è a firma di Massimo Rastelli, allenatore veterano della cadetteria.

1963-1964: la prima promozione con la guida di Silvestri

I rossoblù, sotto la guida di Arturo Silvestri, ottennero la loro prima promozione nella massima serie, conquistando il secondo posto alle spalle del Varese. La squadra era stata strutturata per la A. Tra i giocatori più rappresentativi del Cagliari di allora, c’erano Martiradonna, Greatti e un centravanti dalle ottime qualità, ovvero Gigi Riva. L’ultima di campionato fu il 21 giugno 1964 contro la Pro Patria: con il punteggio di 3-1, i rossoblù guadagnarono la promozione in A dopo 44 anni di militanza nei campionati minori.

Nella stagione 1964-65, nella massima serie, arrivarono nuovi giocatori come Nenè e Cera. Alla fine del girone d’andata il Cagliari si ritrovò in ultima posizione ma, con una rimonta sorprendente, concluse il torneo al sesto posto, con 34 punti. Decisivi i 9 gol di Riva e le geometrie di Cera: in seguito i due furono convocati in Nazionale per la prima volta.

1978-79: l’accoppiata Riva-Tiddia per salvare il Cagliari

Il 1978 per il Cagliari fu l’anno della ricostruzione. A guidare il progetto di rilancio del club fu l’accoppiata formata da Mario Tiddia alla guida tecnica e Gigi Riva nella nuova veste di dirigente (l’attaccante leggiunese in quel periodo entrò in società). Il mercato fu eseguito con scelte low cost ma con oculatezza: a fine stagione, la rosa è risicata e i giocatori furono “costretti” a reinventarsi in ruoli non loro. Il finale di stagione fu palpitante: il 3-0 con la Sampdoria consentì al Cagliari di tornare in A.

Nella stagione successiva, è ancora Riva ad occuparsi del calciomercato. Con i nuovi innesti, i rossoblù dimostrarono di essere una buona squadra, capace di giocarsela a viso aperto con tutti gli avversari. Diversi furono i risultati sorprendenti del Cagliari di allora, tra cui la vittoria in rimonta contro la Juventus e il pareggio con l’Inter campione d’Italia. Alla fine della stagione, i sardi ottennero un ottimo ottavo posto.

1989-1990: Orrù-Ranieri binomio vincente

Dopo la promozione dalla C alla B con 16 vittorie, 10 pareggi e 3 sconfitte, per la serie cadetta, la famiglia Orrù decise di puntare su giocatori giovani. Dopo una partenza con il freno a mano tirato, il Cagliari infilò una serie di vittorie che lo portarono in testa al campionato: l’impresa più importante fu contro il Brescia, considerata all’epoca una delle squadre favorite. La partita pareggiata contro il Pisa alla terz’ultima giornata di campionato consentì ai rossoblù di conquistare la promozione diretta in serie A.

Nella stagione 1990-91 i sardi riuscirono clamorosamente a salvarsi grazie a un grandioso girone di ritorno sotto il segno di Ranieri in panchina, a cui la società ha dato sempre fiducia e alle importanti prestazioni di giocatori come Fonseca e Cappioli.

1997-1998: le rivoluzioni celliniane

Il 1997 segnò la rivoluzione in casa Cagliari. La rosa venne completamente cambiata e alla guida tecnica arrivò Ventura. I rossoblù, favoriti per la promozione diretta secondo gli addetti ai lavori, arrivarono terzi nella B di allora e riuscirono a salire nella massima serie.

L’anno dopo la squadra fu rinforzata con l’arrivo di giocatori come Jonathan Zebina, Cristiano Zanetti e Diego Lopez. I sardi, in quella stagione, mostrarono buon gioco e conquistarono a fine stagione il dodicesimo posto.

2003-2004: l’anno di Zola e del tridente delle meraviglie
A traghettare la squadra in serie A nel campionato 2003-2004 fu Edy Reja, subentrato a Ventura. Il tridente Esposito-Zola-Langella/Suazo fece le fortune dei rossoblù, che arrivarono a pari punti con il Palermo ma si classificarono secondi per la differenza reti.

Nell’anno successivo, Cellino chiamò Daniele Arrigoni che riuscì a portare il Cagliari al dodicesimo posto. Nella memoria dei tifosi rimane lo straordinario gol di Zola contro la Juventus, che riportò il punteggio in parità e il 3-0 casalingo sulla Roma a firma del tridente Esposito-Zola-Suazo.

2015-2016: promozione a marchio carioca

Dopo un anno di B, il Cagliari è risalito nella massima serie. La squadra, guidata da Massimo Rastelli, non si è mai allontanato dalle posizioni di vertice, dimostrando di essere un grande gruppo. I gol del tandem brasiliano Joao Pedro-Farias e quelli di Giannetti, Sau e Melchiorri sono stati decisivi per il raggiungimento della promozione. L’obiettivo per il prossimo campionato sarà quello di regalare ai tifosi delle soddisfazioni importanti, ottenendo una salvezza tranquilla.

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